L’AQUILA – di Nando Giammarini – Si è tenuta nella bella cittadina dell’Alta Valle del Velino, Amatrice, nota in tutto il mondo per i suoi famosi spaghetti, gli scorsi sabato 25 e domenica 26 marzo lo spettacolare evento del “Palio dei Somari Sindaci“.
Il Palio dei Somari Sindaci, fu ideato e realizzato la prima volta nel 2003 dalla Pro – Loco di Amatrice per mettere in evidenza la collaborazione, fin dai tempi antichi, dell’asino – paziente ed umile quadrupede – nell’agricoltura e rivivere una vecchia tradizione tipica delle zone montane.
Esso consiste in una gara tra “Comuni” provenienti da diverse regioni Italiane storicamente amici di Amatrice in cui diversi fantini in sella ai loro asini cercavano di vincere la corsa; ogni animale prendeva, per la gara, il nome del sindaco del comune per cui gareggiava. Fa di certo effetto vedere il paziente animale, amico dell’uomo nei tanti lavori rurali, con al collo una “cravatta” che riporta il nome del primo cittadino.
Alle precedenti edizioni veniva dato lo start- up verso le ore 15.00 del giorno prestabilito per la manifestazione con la sfilata di un corteo con oltre 500 figuranti in abiti storici tra le vie del centro di Amatrice. Una volta che il corteo era arrivato al ‘Somarodromo‘, veniva letto il giuramento e benedetti gli asini. Subito dopo iniziava la corsa vera e propria. L’ultima edizione, infatti, si era tenuta prima del terremoto nel 2016. Una due giorni che aveva affratellato, in un contesto festoso di sano divertimento, le comunità del Lazio, Abruzzo, Marche ed Umbria in un gioioso ma innocuo campanilismo.
Quest’anno, finalmente dopo i difficili periodi di post terremoto e post pandemia da Covid-19 che hanno condizionata fortemente la vita sociale della cittadina nota in tutto il mondo per i suoi famosi spaghetti, si è ripristinata quella festosa circostanza. Una festa come ha dichiarato il sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi – cui va il merito della buona riuscita dell’evento insieme al suo vice , Roberto Serafini, ed all’assessore Alessio Di Fabio mio amico cui rivolgo un caro saluto – che vuole segnare la completa ripresa della vita in quei territori alle prese con la difficile situazione post sisma.
La stessa si è svolta in un clima di simpatia e divertimento che hanno fatto da cornice allo spettacolare evento impreziosito dalla rappresentanza della Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato che in mattinata ha presidiato la toccante cerimonia di deposizione di una corona d’alloro alle vittime innocenti del terremoto e nel pomeriggio ha suonato alcuni brani del proprio vasto repertorio.
Corre l’obbligo morale di ricordare – a due anni dalla scomparsa , il 25 marzo 2021 – un amico, un grande sindaco apprezzato da compagni di partito ed avversari politici che gli riconoscevano indistintamente grandi doti di umanità e capacità amministrative: Antonio Fontanella. Alle ore 15.00 l’area del Somarodromo era gremita di spettatori ed ha partecipato a momenti di grande suggestione sportiva e movimentata allegria con diversi animali che correvano altri lenti alcuni addirittura sembrava non ne volessero proprio sentire di muoversi gli ultimi procedevano lentamente quasi a dimostrare, come da antica tradizione dell’asino, quale simbolo della fatica e del lavoro nei campi. Il primo premio è andato ad Amatrice con il somariere Antonio Santarelli in una competizione, tra i fantini dei 24 comuni del cratere sismico,nella splendida e comoda area adiacente la struttura turistica “lo Scoiattolo”, fronteggiatesi senza esclusione di colpi.
Il programma ha previsto un corteo storico con oltre 300 figuranti, con rappresentanze ufficiali dei vari Comuni, dalle Dame, che poi sono state a loro volta premiate da una giuria composta dai sindaci. Sono risultate vincitrici, a pari merito, Stefania De Angelis di Capitignano e Lucrezia Massari di Accumoli. Presente una delegazione la Pro Loco di Ville di Fano con tanti giovani ed elevata presenza femminile tra cui, oltre a Noris Canofari presidente del sodalizio, la bellissima Lucia e Nicolle unico e bravo somariere donna.
In segno di vicinanza e considerazione per la cittadina di Amatrice, accomunata all’Aquila dallo stesso, ingiusto, destino ha partecipato il Gruppo Storico degli Sbandieratori “Città di L’Aquila”, che da ormai quasi 30 anni si esibisce nelle piazze in Italia e all’estero.
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