L’AQUILA – “Il 15 marzo scorso si è tenuto il Consiglio Comunale di Tornimparte che prevedeva, tra gli altri punti all’ordine del giorno, la mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Carnicelli. Non che fossimo talmente ingenui da pensare che sarebbe stata votata dalla maggioranza, ma che almeno ci fornissero delle valide giustificazioni, quello si”.
Così in una nota il gruppo di minoranza al consiglio comunale di Tornimparte Ferdinando Carducci, Gianfranco Di Benedetto e Alessandro Ruzza e gli ex consiglieri di minoranza Angelo Sarra e Jessica Ferrante.
“La mozione di sfiducia – ricordano – era stata richiesta per lo sgarbo istituzionale perpetrato il 20 febbraio u.s., a danno della minoranza, non invitandoci in occasione della visita istituzionale del presidente della Regione Abruzzo on. Marco Marsilio, del Senatore della Repubblica Dott. Guido Quintino Liris e del Sindaco della città dell’Aquila Pierluigi Biondi.
Ancora una volta con la solita tracotanza, e non con una condotta di imparzialità, che dovrebbe essere una prerogativa di un Presidente del Consiglio, sono state fornite giustificazioni puerili alle quali non darebbero credito neanche i bambini che frequentano la scuola materna.
E’ emerso ancora una volta Il paradosso di coloro che predicano la democrazia e sono i primi a non crederci.
Ha ragione il presidente Carnicelli quando dice che ce ne sarebbero di argomenti da discutere in consiglio e saremo i primi a farlo purché non ci portino da approvare regolamenti e delibere “similari” a quelli di altri comuni.
Riguardo alle affermazioni relative alle dimissioni di alcuni consiglieri di minoranza lo invitiamo a guardare in casa propria, dove i consiglieri di maggioranza e gli assessori sono esautorati dei loro diritti e commissariati dal sindaco e dal presidente del consiglio, con numerose assenze nelle sedute di giunta; e ciò nonostante percepiscono regolarmente le indennità, queste si a carico dei cittadini Tornimpartesi; o forse queste sono spese che i nostri concittadini possono sopportare al contrario di quelle di un eventuale mutuo per realizzare qualcosa a favore del Paese?”.
“Se vogliono discutere di argomenti più interessanti, e di questo ne siamo certi anche noi che ce ne sono, spiegassero ai cittadini, dopo sette anni di amministrazione, a che punto siamo con la ricostruzione dopo 14 anni dall’evento sismico; quale sviluppo e quali progetti hanno avviati e/o realizzati per il turismo. Forse pensano di evitare lo spopolamento dei giovani dal nostro Comune con la realizzazione dell’asilo nido che, per vederlo frequentato, di questo passo, dovrà essere riconvertito in una casa di riposo? Oppure ci dicano cosa hanno previsto per rendere appetibile la Zona Industriale per far si che le Aziende vengano ad insediarsi, ovviamente ad eccezione del Centro di raccolta e del Centro di compostaggio!
Purtroppo – terminano – tutto ciò resterà una chimera, fin tanto non si riuscirà neanche ad evitare il degrado in cui versa il Territorio Tornimpartese, o forse pensiamo che per dimostrare di voler bene al nostro Paese sia sufficiente utilizzare un noto hashtag?”.
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