L’AQUILA – “Scriveva Pound che l’incompetenza si manifesta con l’uso di troppe parole: Pierluigi Iannarelli e la sezione aquilana di Sinistra Italiana ne danno ulteriore prova, con un comunicato verboso e assolutamente delirante”.
CasaPound Italia risponde così alle polemiche sollevate per l’affissione di volantini contenenti scritti del poeta americano, nume tutelare del movimento, in occasione dei 50 anni dalla sua morte.
“Ezra Pound – si legge nella nota della tartaruga frecciata – è stato una delle più grandi figure del secolo scorso e ha pagato senza alcuno sconto la sua adesione a idee e valori non più accettabili da un Occidente asservito e abbruttito: anche gli odierni tentativi di “defascistizzare” il poeta sono la dimostrazione dell’incapacità dei più di comprenderne la vita e l’opera. Per questo abbiamo deciso di commemorarlo, affiggendo nei luoghi più significativi della città alcuni testi tratti dai suoi lavori, accompagnati da piccoli omaggi floreali”.
“Non credevamo davvero – prosegue il comunicato – che un’azione del genere, volta al ricordo di un vero profeta del Novecento e alla celebrazione della bellezza, potesse ravvivare le ossessioni questurine di Iannarelli, il quale se la prende addirittura con la “Sestina Altaforte”, uno dei capolavori del poeta, associandola nel suo sproloquio alle “bombe intelligenti” della NATO! Eppure fu proprio Pound ad affermare che “i pacifisti che rifiutano di indagare le cause economiche della guerra fanno causa comune con i venditori di armi.” Il pacifismo incondizionato e acritico di Iannarelli, insomma, lo rende oggettivamente complice dei guerrafondai, così come il suo immigrazionismo buonista finisce per fare gli interessi dei mercanti di essere umani”.
“Da personaggi del genere – conclude CasaPound – non intendiamo prendere nessuna lezione. Contro la meschinità antifascista continueremo a diffondere la bellezza, raccogliendo l’invito di Pound a portare avanti una visione del mondo alternativa rispetto all’usurocrazia che egli denunciò a chiare lettere nei suoi scritti”.
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