MONTEREALE (AQ) – di Nando Giammarini – La stagione autunnale è una delle più belle da vivere all’aria aperta, specialmente in questo limpido ottobre con le tiepide giornate di sole e i paesaggi dai colori intensi che spaziano dal giallo, all’arancione fino al rosso. È in questo periodo che i boschi di caducifoglie con i loro colori accesi offrono uno spettacolo unico e raro.
Anche nei miei monti dell’Alto Aterno le foglie lentamente perdono la loro colorazione naturale e ne assumono una più calda, mentre le giornate si accorciano, ritorna l’ora solare tra il 29 e 30 Ottobre, e la temperatura si abbassa. Nonostante ciò in questi giorni ottobrini si gode un bellissimo sole che scalda l’anima ed il cuore di tante persone più o meno sensibili. I viali alberati delle città, e dei tanti paesini di cui è costellato il Paese, diventano dei red carpets (tappeti rossi) con le foglie che assumono continuamente diversi colori incantando lo sguardo di tanta gente. Insomma , è il caso di dirlo, parliamo di un immenso spettacolo naturale. Ad accendere un simile fenomeno di cambiamento cromatico delle foglie, o ‘foliage’, sono proprio il freddo e la riduzione delle ore di luce, che con l’approssimarsi dell’inverno lasciano le piante spoglie.
Una volta agitati dal vento, i rami, emettono dei bellissimi suoni. Il colore verde delle foglie è determinato dalla clorofilla, molecola che capta la luce proveniente dal sole e attraverso il processo di fotosintesi trasforma l’anidride carbonica e l’acqua in zuccheri, energia all’interno dei sistemi biologici. La clorofilla è una molecola instabile, quindi per mantenere nelle foglie un livello di pigmenti sufficiente deve essere continuamente sintetizzata; affinchè ciò avvenga sono necessarie luce solare e temperature relativamente calde.
Luce e calore si riducono drasticamente nel periodo autunnale, e quindi in questi tempi la clorofilla degradata, non viene efficacemente sostituita da clorofilla nuova, con il risultato che le foglie perdono il loro colore verde splendente tipico. Al di là della spiegazione scientifica del fenomeno, rimane il fatto che passeggiare lungo i sentieri dell’Alta Valle dell’Aterno, mia terra d’origine cui sono legato da sentimenti d’affetto, amore e ricordi cari d’infanzia e di adolescenza, durante questa stagione, ci dà la possibilità di ammirare lo spettacolo naturale in tutto il suo splendore, insieme alla distesa di castagneti , e più in alto di conifere, che conferiscono ai nostri monti un aspetto inimitabile. In autunno, inoltre, il sottobosco offre la possibilità di raccogliere i suoi frutti tipici: castagne e funghi, prodotti rigorosamente biologici, utilizzati nella preparazione di piatti della tradizione culinaria locale.Per dare visibilità e massima diffusione dei prodotti tipici locali e far conoscere ed apprezzare il suo territorio la Pro Loco di Montereale ha organizzata la manifestazione “Sapori & Colori d’Autunno”, giunta alla 11esima edizione, il 31 Ottobre con inizio alle 09. 30 con l’esposizioni di prodotti artigianali ed enogastronomici, spettacoli musicali ed intrattenimento per i bambini. Il giorno successivo, 1° Novembre ricorrenza di Tutti i Santi, la storica fiera in cui si trova di tutto e di più. Anticamente essa era più di tipo rurale con tanti animali, amici degli uomini, che condividevano con loro molteplici sofferenze essendo impiegati nei tanti e duri lavori dei campi . C’erano poi gli animali d’allevamento tipo pecore, capre e quelli da cortile di primaria importanza nel sostentamento di tante famiglie. E passiamo ad un altro bellissimo evento che da lustro al territorio e alla sua gente: la IX Sagra della Castagna a Cesaproba una delle frazioni più popolose del comune di Montereale dal 29 ottobre al 1° Novembre. Il villaggio della regina d’autunno sarà allestito, come sempre, in piazza Lucia Fluttuante prima insegnate di Cesaproba. Qui sarà possibile assaggiare specialità tipiche locali esclusivamente fatte a mano, quali stringozzi, gnocchi, zuppa di ceci e castagne e pecora alla “cottora”, arrosticini, salsicce, arista prugne e castane. quindi le particolari roscette fiorentine tipiche dei nostri boschi servite nei classici cartocci di carta paglia, dolci a base di castagne il tutto annaffiato da ottimi bianchi e rossi.
L’evento autunnale cesaprobano, e quello monterealese, cui auguriamo la piena e totale riuscita richiamano una vasta partecipazione di pubblico proveniente da tanti paesi limitrofi della provincia dell’Aquila e di Rieti sarà’ inoltre, allietato da intrattenimenti musicali e DJ. Insomma due manifestazioni i cultural- gastronomici che permetteranno di valorizzare, in modo integrato ed articolato, le ricchezze e le bellezze del territorio nei giorni delle rispettive manifestazioni.
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