L’AQUILA – “La colpa non può essere di chi ha creduto e si è fidato dello Stato, delle sue rassicurazioni, delle sue commissioni create ad hoc, della Protezione Civile targata Guido Bertolaso e dei teatrini mediatici organizzati con l’allora assessore regionale Daniela Stati ad uso e consumo della propaganda berlusconiana”.
Così Pierluigi Iannarelli, Segretario del Circolo Sinistra Italiana L’Aquila, commenta la sentenza pronunciata in sede civile del Tribunale dell’Aquila riferita al crollo di un palazzo, avvenuto con il sisma del 6 aprile 2009.
“Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza – aggiunge -, ma stabilire nel caso di specie il principio della “condotta incauta” è qualcosa di aberrante e pericoloso.
Colpevolizzare le vittime, dopo che la Commissione Grandi Rischi è stata assolta in appello dopo una prima condanna a 6 anni in primo grado, non ha senso, non è corretto, non è giusto. Non lo è per chi quella notte ha perso la vita, non lo è per chi in quella notte la vita, si è fermata per sempre.
Pensavamo di non doverlo sottolineare ma al sit-in organizzato spontaneamente al Parco della Memoria, avremmo voluto vedere anche il Sindaco e qualche rappresentante della maggioranza”.
“Una Città unita contro questa vergogna, ma pioveva vero… probabilmente sono giustificati”, termina.
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