
L’AQUILA – Come da più di venti anni, anche quest’anno, nell’ultima domenica di agosto, attivisti ed esponenti della comunità e della cultura gay si sono incontrati sulla tomba del filosofo e primo attivista della storia LGBT internazionale, Karl Heinrich Ulrichs, vissuto e morto a L’Aquila alla fine del 1800.
L’incontro si è tenuto a mezzogiorno, per ricordare con affetto, gratitudine e riconoscenza la storia di questo eroe della libertà e l’influenza di quel suo coming out che diede vita al movimento LGBTQ+ nel mondo.
Pertanto l’unico e solo Ulrichs Day si festeggia nei giorni a ridosso del compleanno del filosofo e giurista capostipite del moderno movimento LGBTQ+ e viene celebrato in più parti del globo e, come tutte le attività di questo tipo, è aperta a tutti coloro che vi vogliano partecipare, persone e o associazioni che siano.
Già in altre occasioni l’Arcigay di L’Aquila, intitolato al giornalista attivista e storico Massimo Consoli, scopritore della tomba di Ulrichs, aveva fatto antipatiche pressioni per imporre uno spostamento di data per questioni forse personalistiche; quest’anno poi, è stata usata la causale della venuta del Papa in città per riproporre tale spostamento adducendo presunte difficoltà di traffico e di parcheggio che poi puntualmente non si sono verificate.
La Fondazione Luciano Massimo Consoli unica titolare da sempre della commemorazione denominata Ulrichs Day, fa presente che chiunque può festeggiare quel che vuole sulla tomba del capostipite della comunità LGBTQ+ in qualunque periodo dell’anno ma che non venga denominata impropriamente: Ulrichs Day.
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