MONTEREALE (AQ) – di Nando Giammarini – La perdita di una persona cara, qualunque sia la propria età, mette in discussione l’esistenza di ognuno di noi gettando nello sconforto e nel dolore i propri cari. Questo a livello generale.
Totalmente diverso il discorso quando si tratta di persone in giovane età per cui si arriva al paradosso. A quel traumatico evento innaturale, secondo il quale sono i genitori a ricordare la morte di un figlio. In qualsiasi caso bisogna affrontare il coraggio a due mani ed andare avanti. Partendo da questo presupposto porgo l’estremo saluto a mio suocero, Mario Pompeo Di Giamberardino spentosi ieri sera alle 19.00, all’età di 92 anni, a casa mia di Cabbia di Montereale.
Egli era un uomo di grande socialità conosciuto in tutti i paesi del circondario per la capacità di rapportarsi con tutti stabilendo quel contatto per cui bastava una stretta di mano a suggellare un grande rapporto d’ amicizia. Prova inconfutabile ne sono le tante persone che da ieri sera, quando ho riportata la feral notizia sui social, sono giunte a porgergli l’estremo saluto ed a formulare le loro sentite condoglianze ai famigliari. Pompeo, come lo chiamavano affettuosamente in paese, è stato un grande estimatore di Cabbia ove, pur abitando a Roma, tornava spesso con la moglie per trascorrerci lunghi periodi da quando era in pensione. Irriducibile amante della poesia estemporanea seguiva con interesse ed attenzione tutti gli eventi primaverili – estivi del canto abbraccio nell’Alta Valle del Velino, del Tronto dell’ Aterno.
Nel vicinato ove abitava era da tutti apprezzato per le poesie che cantava a memoria intento al lavoro del suo orticello. Amo ricordarlo con i suoi compaesani in questa ” veste canterina” che lo portava ad essere , a detta di molti, l’allegria del vicinato. Quest’anno non era in condizioni di tornare a casa propria con la moglie, anch’essa in età avanzata, ed è venuto, dopo un breve ricovero ospedaliero a causa di un lieve ictus che lo aveva colpito, a stare con noi. Probabilmente il destino , cui nessuno può sfuggire, aveva deciso per lui un’altra cosa e ieri sera ci ha lasciati per sempre. Siccome le persone vivono in eterno attraverso il ricordo della memoria ho voluto dedicargli questo modesto pensiero. Per chi volesse tributargli l’estremo saluto le esequie si terranno domani pomeriggio alle ore 15.00 nella chiesa parrocchiale S. Maria dell’Assunta a Cabbia di Montereale.
All’amico Nando ed ai suoi familiari le più sentite condoglianze di Radio L’Aquila 1.
Di seguito una poesia in ottava rima che amava cantare sovente.
Innamorato dell immenso cielo
Innamorato della gente vera
Come un fiore cresce sullo stelo
Raggiunge sia la marina che l’altura.
Teme una cosa sola teme il gelo
Abbarbicato anche su una scogliera
Gira rigira da mattina a sera
Va alla ricerca di un’altra primavera!
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