
L’AQUILA – “Ho intenzione di interrogare l’amministrazione sui costi relativi alla pulizia ordinaria dell’unica piazza ripristinata finora grazie alla Fondazione Carispaq, quella di Piazza Regina Margherita, cioè sulla cadenza del servizio di pulizia e lavaggio e sugli strumenti che vengono utilizzati da Asm. Questo per capire di quanto siano aumentati i costi rispetto al passato e rapportare gli stessi a valle dei lavori futuri di ripavimentazione che interesseranno almeno altre quattro piazze oltre al cardo e decumano e che vedranno l’utilizzo degli stessi materiali lapidei”.
Lo rende noto il consigliere comunale Paolo Romano, capogruppo di L’Aquila Nuova.
“Pur non volendo entrare nella scelta dei materiali da usare – spiega -, la pianificazione delle politiche del centro storico deve necessariamente essere in grado di dare risposte non solo sul recupero dei luoghi, ma anche sulla loro pulizia, manutenzione e relativa sostenibilità economica nel tempo, compresa la necessaria estensione di contratto ad Asm. Altrimenti, passato lo sbrilluccichio dei primi venti giorni dall’inaugurazione, il rischio è quello di far scivolare velocemente la città recuperata verso il pattume dei luoghi degradati.
Costi di pulizia (oltre che di manutenzione ordinaria e straordinaria) che saranno a carico della collettività e che al momento risulterebbero anche insufficienti nella cadenza degli interventi, se è vero come è vero, che alcuni commercianti di Piazza Regina Margherita sono costretti a sostituirsi all’amministrazione nella pulizia e se anche quella dei portici di San Bernardino ha destato critiche persino da parte dei turisti”.
“Non da ultimo – aggiunge infine – trovo inaccettabile, al di là delle scelte effettuate sui materiali, la mancanza di condivisione sulle scelte dei lavori di recupero delle piazze del centro storico: non solo non viene utilizzata l’unica sede deputata alla discussione e rappresentanza, cioè il Consiglio Comunale, ma si ignora anche l’unico strumento di partecipazione cittadina tenuto ancora in vita dall’amministrazione, cioè l’Urban Center. Si subiscono quotidianamente notizie frammentarie e contrastanti solo a mezzo stampa: l’ultima vede a settembre l’affidamento del progetto esecutivo e dell’esecuzione lavori di Piazza Palazzo, mentre sparisce tra le nebbie dell’indeterminatezza il recupero di piazza Duomo che pure era stato dato come imminente e che adesso sta subendo anche modifiche progettuali”.
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