L’AQUILA – “Solo cinque anni fa, durante la campagna elettorale del 2017, il Sindaco Biondi lanciava strali e accuse nei confronti dell’allora sindaco uscente Cialente per la nomina di Agostino del Re a presidente della società Ama spa. Si accusava l’allora maggioranza di ipotecare nomine che sarebbero spettate al nuovo sindaco e di mancare di rispetto agli elettori che, da li a poco, si sarebbero recati alle urne.
Da chi prende una tale e netta posizione ci si sarebbe aspettato un comportamento coerente e, con l’avvicinarsi delle nuove elezioni comunali previste per il 12 giugno prossimo, non si sarebbero dovuti nominare nuovi amministratori unici delle Società partecipate. Società che in verità avrebbero ben altri problemi ai quali si sarebbe dovuto provvedere per tempo. E invece Biondi ha appena nominato, per i prossimi tre esercizi, l’avvocato Lanfranco Massimi ad amministratore unico della Asm spa confermando, di fatto, che ci troviamo in presenza di un sindaco che predica bene e razzola male”.
Così in una nota le forze di opposizione al Comune dell’Aquila, rappresentate dai consiglieri Giustino Masciocco, Stefano Palumbo, Paolo Romano, Annalucia Bonanni, Lelio De Santis, Angelo Mancini e Stefano Albano.
“Un sindaco – aggiungono – che amministra la città in preda a ‘bulimia politica’, rispondendo solo a sé stesso e usando il potere pro tempore che gli è stato concesso cinque anni fa solo per garantirsi la rielezione con un exploit di Fratelli d’Italia in grado di spazzare via qualunque opposizione, sia interna che esterna.
Ci chiediamo cosa ne pensino le forze di maggioranza che hanno sostenuto la ricandidatura di Biondi, al di là delle prese di posizione di facciata; facciamo fatica a pensare che D’Eramo, Liris e De Matteis siano contenti dell’uomo solo al comando persino durante la campagna elettorale”.
“L’Aquila – terminano – merita un maggiore coraggio politico, quello della condivisione nelle sedi deputate, e una maggiore trasparenza amministrativa. Soprattutto non ci si può più permettere di avere un Sindaco che predica bene ma razzola male, c’è bisogno di coerenza e di una guida autorevole per la comunità”.
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