PESCARA – Nelle ore immediatamente successive al lungo black out che ha interessato la zona centrale di Pescara, il sindaco Carlo Masci ha indirizzato la seguente lettera all’Enel:
“Il prolungato disservizio registrato giovedì 24 u.s. nella zona più centrale della città di Pescara ci ha riportati improvvisamente a ricordi reconditi che sembravano appartenere a un passato lontano nel tempo e nella ragione.
E invece, in questo presente di modernità esasperata in cui tutto è a portata di click per risposte immediate, la mancata erogazione di energia elettrica per l’intero pomeriggio e parte della serata ci ha riportati bruscamente in una dimensione di cui stentiamo a comprendere le giustificazioni.
Nessuno contesta la gravità e l’impegno di un intervento sicuramente importante – ha evidenziato il sindaco Masci – , ma al di là di tutte le implicazioni legali derivanti dai pesanti danni lamentati dalle attività commerciali, non ci si può sottrarre a un doveroso confronto sull’accaduto. L’eclatante situazione ha infatti inciso profondamente sulla quotidianità di migliaia e migliaia di pescaresi, a livello economico, professionale, familiare e di interrelazione
Se le cause risiedono in motivazioni tecniche, gli effetti sono stati sotto gli occhi di tutti. Così come le manchevolezze, purtroppo messe eloquentemente in mostra nel “giovedì nero” che non sarà facilmente dimenticato, e non solo per gli immancabili strascichi, è emersa un’inescusabile superficialità informativa e gestionale con cui è stato affrontato il black out.”
Il sindaco Masci ha quindi concluso: “Questo non è tollerabile. Non lo è per Pescara e non può esserlo per la Società che è chiamata sempre e comunque a garantire il servizio e la soluzione in tempi rapidi e certi di ogni problematica che per ventura dovesse insorgere. Così non è stato, e così non dovrà più essere”.
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