SCANNO – Sette panchine, i sette colori dell’arcobaleno e sette parole relative a ciò che conta nella vita, per sperimentare il Cammino delle Panchine, il trekking esperienziale dell’Essere tra natura, storia e cultura, allo scopo di trasformarsi e rifiorire dopo la pandemia, vivendo l’estate in maniera piena e rigenerante, attraverso la riscoperta dei propri talenti e proposito evolutivo, in connessione con gli altri. Dopo l’inaugurazione in terra materana a maggio, dal 25 al 27 giugno e dal 30 luglio al 1 agosto ritornerà sul Lago di Scanno (AQ), il lago a forma di cuore là dove tutto è cominciato, l’iniziativa nata da un flash mob digitale della visionaria Caterina Schiappa durante la quarantena dello scorso anno.
Dalla panchina madre di Scanno, dove soffia il vento dell’amore per suo padre di Schiappa, Trainer, Genio Positivo e Digital Talent Warming, è nata Digital Bench, la panchina digitale per divulgare unicità e accelerare positività. E poi, dall’interrogativo della stessa su cosa fare per l’umanità durante la quarantena dello scorso anno, “so-stando” su quella panchina, è stato ideato il flash mob digitale partendo dalle 7 parole relative a ciò che conta nella vita: Essere, Creare, Includere, Trasformare, Ascoltare, Divulgare, Donare.
Un evento che si è poi concretizzato nel reale, lo scorso anno, con la prima edizione del Cammino delle Panchine intorno al Lago di Scanno, quindi cresciuto grazie alla collaborazione con Evolution Travel di Angela Rondinone, con l’inaugurazione, quest’anno, dell’edizione materana e delle successive date abruzzesi.
Il Cammino rappresenta non solo un percorso di trekking sui sentieri del territorio ma anche un percorso esperienziale dell’Essere, costruito su misura del partecipante da formatori professionisti e rivolto a tutti coloro – persone e liberi professionisti, studenti, famiglie, gruppi di amici, aziende – che vogliono mettere da parte il digitale per rimmergersi nella natura e ritrovare la propria autenticità e motivazione, in forte condivisione con gli altri, capaci di donare sé stessi e tornare così al punto di partenza ma trasformati.
Perché, come accade alle lucciole nel miracolo delle mangrovie[1], più impariamo a collaborare con gli altri, aiutandoli a trovare la loro luce, più brilleremo tutti.
Il cammino è composto da un totale di circa 15 km realizzati in 2 giornate, seguendo un percorso di mobilità lenta e sette tappe-sessioni di consapevolezza – o anche meno, a scelta – intorno al Lago di Scanno, procedendo lungo la Strada dei Soldati, località Cullitto, la Stazione intermedia della Seggiovia, località Sturzitto, la Statua del Papa. Il tutto condito dall’imperdibile enogastronomia locale e dalla visita guidata al paese di Scanno, annoverato tra i “borghi più belli d’Italia” nonché tra i “borghi del respiro”.
“Dopo la felice inaugurazione in terra materana, sono piena di gioia di tornare con il Cammino delle Panchine nel luogo dove tutto è cominciato e che ha per me un particolare significato personale – ha dichiarato Caterina Schiappa – Dopo questo lungo anno di pandemia, quale miglior occasione che rimettersi in cammino in maniera consapevole, realmente e metaforicamente, per abbandonare lo stato di “languishing”, il languire, quel senso di stagnazione di cui i media hanno tanto parlato, e ritrovare scopo e felicità? Grazie ad Angela Rondinone di Evolution Travel per la sua preziosa collaborazione, che ha reso possibile il perpetuarsi di questo percorso di forte rilevanza per l’intera comunità, coniugando la passione per il trekking, all’interesse per il contesto storico- culturale locale e alla promozione turistica”.
Per informazioni https://digitalbench.it/ilcamminodellepanchine/
Digital Bench
È la “panchina digitale” che ha lo scopo di elevare le coscienze individuali per trasformare ed evolvere contenuti, al fine di abbattere il più possibile il fenomeno del “negativity bias”, con il proposito di divulgare unicità e accelerare positività. È il luogo virtuale in cui Caterina Schiappa, Trainer e Digital Talent Warming, a inizio 2019, comincia a realizzare pillole video molto easy e smart, incontrando esperti di settore. Il nome nasce subito dopo, come una scintilla, prendendo spunto dalla panchina sul Lago di Scanno che per Caterina Schiappa ha sempre rappresentato non solo il punto di partenza e di arrivo per il suo allenamento sportivo, ma soprattutto il punto di ritorno verso sé stessa, luogo di lunghe riflessioni in cui cogliere le sue migliori intuizioni e in cui, appunto, in quel febbraio 2019 ritorna per un dialogo con sé stessa dopo la scomparsa del padre.
La value proposition di Digital Bench si basa sull’attivazione dei nuovi paradigmi di frontiera della Scienza della Felicità, come meta competenza da allenare per creare ecosistemi e organizzazioni positive, inclusive, sostenibili: più chimica positiva, più noi, più saper essere, più pratiche positive. Digital Bench fa fiorire nell’organizzazione nuovi modelli di trasformazione culturale e mindset, con uno sguardo originale di senso, interviene a tutti i livelli del sistema organizzativo professionale e manageriale, riconosce e capitalizza il passato e supporta un ulteriore passaggio di crescita personale, crea uno spazio di valore aggiunto e apprendimento positivo per maggior efficacia e benessere.
Da annoverare tra i suoi percorsi formativi: la Digital Talent Warming, il suo fiore all’occhiello, percorso che vede la co-creazione insieme al cliente (libero professionista, imprenditore o azienda) di un format innovativo digitale che può essere considerato una vera “Social Web Tv” della propria attività, con i vari canali, già sperimentata sulla stessa Digital Bench; Il Cammino delle Panchine, percorso a tappe attraverso 7 panchine, rappresentanti 7 colori e 7 parole su cui So-Stare, intorno al lago di Scanno (AQ), il “borgo del respiro”, e a Matera; “Smart Walking” è la versione digitale del percorso “Il Cammino delle Panchine”; A lezione sulla panchina digitale, un’Academy di Alta Formazione focalizzata su 10 tematiche. Nel complesso una scelta didattica consapevole per includere apprendimenti digital+human che la pandemia ha accelerato nelle realtà organizzative e che richiede nuove prospettive formative.
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