
L’AQUILA – “Gran Sasso Acqua spa non ha mai affidato un incarico di consulenza all’avvocato Elisabetta Rampelli” è quanto rettifica e precisa il presidente della società partecipata, Fabrizio Ajraldi, in riferimento all’articolo pubblicato su un quotidiano on line, dal titolo “Gsa consulenze a gogò,115mila euro, una a sorella capogruppo FdI alla Camera”.
“Ogni dettaglio giornalistico in merito è dunque privo di fondamento”, aggiunge Ajraldi.
In merito ai professionisti citati, che sono l’ingegner Antonio Di Muro, l’avvocato Cosimo Alfonso Mastromarino e l’avvocato Sebastiana Parlavecchio “si tratta di consulenti di comprovata competenza ed altissima professionalità ingaggiati per supportare l’Ufficio tecnico nella delicata gestione dell’appalto dei sottoservizi, per fronteggiare il quale l’azienda” sottolinea il presidente “non solo ha carenze in organico, ma lavora con il direttore tecnico per risolvere criticità pregresse e per impostare l’avvio degli ulteriori quattro lotti nella più totale legittimità e rispetto della norma”.
A corredo delle precisazioni riportate e nel garantire la massima trasparenza nella gestione della cosa pubblica, il presidente Ajraldi aggiunge che “gli avvocati Loreto Ruscio ed Adriano Cavina sono stati incaricati dal settore amministrativo per fronteggiare gli obblighi di legge in materia, rispettivamente, di antiriciclaggio ed anticorruzione e per supportare l’ufficio gare, oltre ad una consulenza in materia di appalti pubblici”.
Inoltre, rileva che “grazie al monitoraggio dell’ingegner Pietro Aceto sugli importi della bollettazione dell’energia elettrica aziendale, abbiamo ottenuto quest’anno una nota di credito dal gestore di 130mila euro, mentre con l’avvocato Marco Equizi, supportiamo l’ufficio allacci nei delicati passaggi normativi. Gran Sasso Acqua spa” conclude Ajraldi “ha in organico, ad oggi, un solo legale e due ingegneri”.