L’AQUILA – “A seguito delle notizie pubblicate in questi giorni dagli organi di informazione in merito alle vicende societarie riguardanti L’Aquila 1927, intendiamo chiarire alla tifoseria rossoblù e alla cittadinanza tutta la propria posizione. La proposta, tuttora in piedi, della nostra associazione di subentrare al timone del sodalizio – si legge in una nota del Supporters’ Trust L’Aquila Me’ – è stata da sempre finalizzata, come chiarito già nella precedente comunicazione ufficiale, a evitare la mancata iscrizione al campionato regionale di Promozione e quindi la scomparsa del titolo sportivo, stanti le posizioni assunte dal presidente Marco De Paulis che in più occasioni pubbliche e private aveva minacciato appunto di non iscrivere la squadra in mancanza di una conclusione positiva delle trattative societarie”.
“Con questo scopo primario – aggiungono i tifosi – abbiamo presentato al presidente De Paulis la nostra offerta prima della scadenza del termine per l’iscrizione, rinnovandola successivamente, con una modifica degli aspetti economici dell’accordo, al solo fine di sbloccare la situazione e velocizzare le trattative per il passaggio di mano del Club, assicurando al tempo stesso una presenza stabile di una rappresentanza della tifoseria nella futura compagine.
Non è nostra intenzione renderci protagonisti di un gioco al rialzo nei confronti dei gruppi, aquilani e non, eventualmente interessati a rilevare il sodalizio rossoblù; nel contempo non possiamo non rimarcare il fatto che i giorni continuano a passare senza che le presunte trattative in corso facciano registrare concreti passi avanti, con il rischio di protrarre l’attesa ancora per altre settimane con tutti i gravi ritardi nell’allestimento della rosa e nella preparazione della stagione sportiva che questo comporterebbe.
Il Supporters’ Trust L’Aquila Me’ vuole risolvere i problemi e non crearne di nuovi: il presidente De Paulis, pertanto, fornisca al più presto un riscontro chiaro alla nostra proposta, in modo da consentirci o di rilevare il Club e trattare rapidamente con i soggetti eventualmente interessati a esso oppure, in caso di risposta negativa, di sgombrare definitivamente il campo da ogni possibile equivoco”.
“Alla ‘cordata’ facente capo a Eliseo Iannini e a ogni altra parte in causa – conclude la nota – chiediamo di concretizzare una volta per tutte i propri intendimenti, formalizzandoli e rendendoli pubblici senza ulteriori indugi. Dalla classe politico-amministrativa, finora colpevolmente assente, ci aspettiamo che al fine prenda in mano la questione e riunisca tutti gli effettivi protagonisti, compresa la rappresentanza della tifoseria a ciò deputata, per sbrogliare nel più breve tempo possibile la complicata matassa”.