L’AQUILA – di Nando Giammarini – Avevamo salutato con gioia l’inizio dei lavori di messa in sicurezza con lo sfalcio dell’erba sulla SP 105 “Monte Cabbia” ma quel sentimento che fa felici le persone, ed in questo caso gli rende giustizia poiché vengono ripristinate le condizioni di sicurezza, è durato lo spazio di un baleno. Dopo un inizio a tutto campo di nuovo il blocco di cui nessuno riesce a capirne il motivo. Il tratto che va dall’abitato di Cabbia fino a Cesaproba quindi la diramazione Pezze fino alla SR 471 di Leonessa continua ad essere terra di nessuno e rappresenta un motivo di enorme pericolosità.
Ciò oltre che per la questione visibilità, ridottissima in prossimità delle curve e talvolta con restringimento della carreggiata e segnaletica stradale invisibile, anche per il fatto che la strada interessa campi in attività di coltivazione ed in questo periodo di fienagione percorsa da grandi mezzi agricoli. Gli abitanti delle due Frazioni del Comune di Montereale sono esasperati e, convinti del fatto che non esiste più sordo di colui che non vuol sentire, stanno valutando la possibilità di adire alle vie legali pur di risolvere l’annoso problema.
A titolo di cronaca la stessa arteria, importantissima per l’Alto Aterno poiché collega l’Abruzzo con altre tre Regioni limitrofe: l’Umbria, le Marche ed il Lazio, versa in condizioni di assoluta precarietà essendo piena di buche per cui in alcuni tratti bisogna fare lo slalom. Comprendiamo che sono ben lontani i tempi in cui il compianto Italo Grossi – che da consigliere provinciale dell’Aquila si occupò in prima persona della provincializzazione della strada in piena sintonia con i territori interessati – coniò il famoso slogan: “Non per favore ma per diritto” ma prendere così in giro i cittadini, gettandogli fumo negli occhi, alimenta quel senso di sfiducia nelle persone e nelle Istituzioni. In fondo visto che gran parte del lavoro è stato eseguito quanto poteva incidere anche a livello economico ultimare la messa in sicurezza di quei pochi Km rimasti? Tutti i giorni veniamo inondati di proclami circa lo stanziamento di fondi per la viabilità; la Regione Abruzzo che stanzia 500 mila euro per lo sfalcio dell’erba, la manutenzione e la pulizia delle banchine delle strade provinciali. La Provincia dell’Aquila con l’approvazione del Dup (Documento unico di programmazione) e il bilancio, ha stabilito le linee programmatiche per il prossimo triennio che impegnerà nel settore della viabilità risorse per oltre 25 milioni di euro di cui una somma per la SP 105. Pienamente d’accordo che tutte le strade provinciali sono interessate da ataviche problematiche ma un intervento tampone per gestire l’emergenza e garantire tranquillità e sicurezza è proprio così difficile da realizzare? Confidando nella sensibilità degli amministratori provinciali e del consigliere delegato alla Viabilità dicono i cittadini,restiamo in attesa di un intervento veloce e risolutivo. Se così non fosse ci vedremo costretti ad organizzare una grande manifestazione, anche con mezzi agricoli, utilizzando tutti gli strumenti in difesa della qualità della vita delle genti di montagna. Pienamente convinti che essa passa attraverso una rete viaria sicura, moderna ed efficiente che restituisce lustro dignità e decoro ai vari territori.