L’AQUILA – Giovedì 22 marzo, presso l’Aula Magna dell’Ateneo del Dipartimento di Scienze Umane si è svolto il 5° Convegno Giovani Atleti Lunghe Strade – Fare sport nel rispetto delle tappe evolutive dei giovani atleti. Il convegno, in convenzione con l’Università degli Studi dell’Aquila corso di laurea in Scienze Motorie è stato organizzato dall’Atletica L’Aquila ed ha aperto la settimana della Primavera dell’Atletica a Murata Gigotti che si svolge in collaborazione con la Proloco di Coppito.
I lavori sono stati coordinati dalla giornalista Angela Ciano. Ad aprire gli interventi è stato il Prof. Claudio Mazzaufo dell’Università degli Studi dell’Aquila, Dip.S.C.A.B. corso di laurea in Scienze Motorie, – coordinatore settore salti – FIDAL nazionale, dinanzi ad un’aula Magna gremita di studenti, tecnici, atleti, genitori e paralimpici. Nel suo intervento, Lo sviluppo del giovane atleta; una strada irta di insidie, ha tracciato una panoramica importante sull’allenamento del giovane atleta, partendo dal ruolo dell’allenatore che ne deve seguire lo sviluppo e come questo ruolo, non possa prescindere dalla conoscenza della tecnica e della didattica. Nemici in agguato sono la specializzazione prematura e precoce. In particolare ci ha tenuto a precisare come l’attività motoria e l’attività sportiva abbiano valenze diverse. La prima abbraccia tutta la società, la seconda l’agonismo vero e proprio, distinguendo tra allenamento di costruzione che va fatto con i giovani, e allenamento di prestazione, che invece riguarda gli atleti evoluti. Il ruolo dell’allenatore non è soltanto quello di allenare, ma anche quello di motivare. Non esaltare, ma insegnare i corretti stili di vita, di igiene mentale e alimentare. Per fare ciò bisogna essere prima insegnanti e poi allenatori. I giovani atleti hanno bisogno di insegnamenti che completino il proprio sviluppo. In un contesto tale, il ruolo dell’allenatore verso il giovane, diventa sostanziale anche nel creare un’autonomia di base, da evitare è la dipendenza allenatore-atleta, nel creare una cultura sportiva, nell’insegnare come gestire successi e insuccessi, facendo comprendere da subito al giovane, che in primis è importante competere con se stessi. Peculiare è anche saper gestire le dinamiche di gruppo, in gruppo ci si allena meglio e si vivono meglio le delusioni, portando l’esempio del grande campione Carl Lewis, che si spostava da uno stadio all’altro del mondo, sempre con suoi compagni di allenamento del Santa Monica College. La gara, infine, non ha la priorità assoluta, ma serve a verificare il processo di crescita sportiva del giovane atleta.
L’intervento successivo è stato quello del Prof. Roberto Bonomi, allenatore specialista nazionale di atletica leggera, settore velocità ed ostacoli, con Conoscere, motivare, crescere: presupposti per un’atletica d’élite. Ha aperto la sua relazione ricordando il suo “maestro di vita”, il Prof. Carlo Vittori, allenatore di Pietro Mennea, con il quale ha avuto una grande collaborazione. Ma ci ha tenuto a sottolineare come della sua formazione, per quanto riguarda gli studi sulla valutazione della forza fisica, facciano parte anche Carmelo Bosco, ricercatore italiano nella scienza dello sport e Akto Viru, per gli studi sulla componente ormonale e metodologia dell’allenamento. Secondo il Prof. Bonomi l’utilizzo della forza nei giovani (fascia 9-13 anni) apre a infinite possibilità di intervento, ma con un limite importante che è dato dalla conoscenza, dalla consapevolezza e dalla coscienza del tecnico che ne guida l’attività. Tutto ciò che accade nei muscoli è l’effetto di una causa, che si scatena a monte nel sistema nervoso centrale, che conseguentemente fa scatenare gli ormoni. La motivazione, secondo Bonomi, resta comunque il fulcro di un’attività che è fisica, e il compito dell’allenatore è capire dove essa va collocata. Le pratiche dell’ allenamento devono sempre rinnovarsi, in quanto la ripetizione genera distorsioni ed i giovani sono i primi ad accorgersene, percependo un non miglioramento. Ha concluso il suo intervento con un video a ricordare il Prof. Carlo Vittori, che rammentava alla platea presente, come il lavoro dell’allenatore rivesta un ruolo di grande responsabilità etica e morale, e come bisogna ridiventare educatori attenti, nel mondo della non perfezione.
Ha chiuso gli incontri la Prof.ssa Maria Giulia Vinciguerra, Presidente CAD (Consiglio Area Didattica) del Corso di Laurea in Scienze Motorie, che ha portato anche i saluti della Rettrice Prof.ssa Paola Inverardi, con un intervento sulla ”Cultura della disabilità”. Nella sua relazione, ha tenuto a sottolineare, come nella disabilità il più grande ostacolo è dato dall’ignoranza, che costituisce il vero contagio e l’impegno è culturale ed è quello di rompere le catene mentali e liberarsi delle etichette che la società attribuisce. I ragazzi diversamente abili hanno grosse motivazioni, perché sanno di vivere una sfida importante e quella della società verso di loro deve essere una scelta di cultura e di civiltà, che richiede un impegno reale e convinto, come costituzionalmente sancito, art. 3 della Costituzione. L’attività motoria è importante, perché favorisce sentimenti di successo e di valore personale, che coinvolgono due concetti importanti come il senso di efficienza personale, self-efficacy, l’autonomia gestuale ed il concetto di sé. Ha concluso, sottolineando come l’attività motoria va sempre adattata, perché nessuno è perfetto e nello sport come nella vita: non esiste la gara perfetta, ma quella in cui si sbaglia di meno.
La Primavera dell’Atletica prosegue ora con la discesa in campo presso il Parco di Murata Gigotti – Coppito L’Aquila, sabato 24 e domenica 25 marzo, a partire dalle ore 9:00 degli studenti delle scuole medie dell’Aquila e del comprensorio, dei ragazzi diversamente abili e dei bambini delle scuole elementari e materne. Hanno presenziato l’evento: l’Assessore allo Sport del Comune dell’Aquila, Alessandro Piccinini, che ha dovuto lasciare subito i lavori per impegni istituzionali, Vincenzo Di Cecco CONI Abruzzo, Enrico Melonio CSI L’Aquila, Luciano Perazza CONI Point L’Aquila, Demetrio Moretti Panathlon L’Aquila, Marina Marinucci, Proloco Coppito, Paola Aromatario CIP L’Aquila.