CAMPOTOSTO (AQ) – Ieri mattina ha avuto luogo a Campotosto (Te) la cerimonia d’inaugurazione della “Casa della Comunità”, realizzata e donata al Comune dall’Associazione Nazionale Alpini (ANA).
Il progetto, partito circa un mese dopo il terribile sisma che il 18 gennaio ha completamente danneggiato il paese già colpito dai terremoti del 6 aprile 2009 e del 24 agosto 2016, è stato interamente realizzato nell’arco di tre mesi, dal 3 agosto alla fine di ottobre scorso, ed è costato circa 410 mila euro, coperti da contribuzioni volontarie e fondi provenienti dall’Ana.
«A fine di febbraio – dichiara il Sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca – apprendemmo, dall’allora Presidente ANA Abruzzi Giovanni Natale, della possibilità di beneficiare dello spirito di solidarietà degli alpini al suo massimo livello anche in Alto Aterno. Facemmo di tutto per agevolare un percorso conclusosi il mese dopo con la decisione unanime del Consiglio Nazionale all’uopo riunitosi a Milano. Successivamente, ho personalmente e direttamente seguito l’intero procedimento autorizzatorio, coordinando tutte le fasi propedeutiche alla validazione della proposta progettuale. Un progetto redatto a tempo di record e che, al pari della struttura, ha visto la luce grazie all’opera meritoria e spassionata di una schiera di tecnici locali coordinati dal responsabile della sicurezza, l’infaticabile Maurizio Ardingo».
La “Casa della Comunità” è una struttura definitiva e antisismica di oltre 200 metri quadrati, con tetto in legno lamellare, pannelli fotovoltaici ad alta densità e parte esterna rivestita in pietra locale, progettata sulla base di tre esigenze cardine: sicurezza, funzionalità e armonia con il territorio. Comprenderà una stazione di monitoraggio delle dighe del lago di Campotosto, la sede del locale Gruppo ANA, sala riunioni, cucina completa e un grande salone, il tutto all’interno di un’ampia area, con piazza e verde attrezzato, dove presto sorgerà anche la nuova sede comunale.
Alla cerimonia d’inaugurazione hanno partecipato, oltre al Sottosegretario, il Ministro della Coesione Territoriale Claudio De Vincenti, il Commissario alla Ricostruzione Paola De Micheli, il sindaco Luigi Cannavicci, il Prefetto de L’Aquila Giuseppe Linardi, il Presidente della Sezione Ana Abruzzi Pietro D’Alfonso, le massime autorità di tutte le Forze dell’Ordine, Sindaci, amministratori e cittadini del comprensorio, oltre ad una foltissima rappresentanza di Alpini (in armi e in congedo) proveniente da tutta Italia.
«L’importante attività – sottolinea Mazzocca – muoveva da un’esigenza particolarmente sentita nel borgo dell’Alto Aterno, finalizzata ad un riconsolidamento di quel cemento sociale che si stava via via disgregando, al pari del calcestruzzo, a causa degli effetti indotti dal sisma del 18 gennaio scorso, effetti che hanno portato a delocalizzare buona parte della popolazione residente, minando così la tenuta della comunità locale».
Alla realizzazione di questa struttura, hanno lavorato alacremente, a turno, gli alpini delle Sezioni Ana di Pordenone, Conegliano (Treviso), Vicenza, Trento e Abruzzi, con la supervisione complessiva fornita dalla Commissione Ana Grandi Opere, guidata da Lorenzo Cordiglia. Gli ingegneri incaricati hanno donato il progetto e i lavori: Angela Quintiliani (progetto architettonico), Livio Ponzi (progetto strutturale e direzione dei lavori), Maurizio Ardingo (sicurezza), Maurizio De Santis (progettista e direzione lavori impianti meccanici), Gianluigi Santeusanio (progettista e direzione lavori impianti elettrici e fotovoltaici) ed Enzo Cinalli (collaudo dell’opera).
“Resilienza – scrive il responsabile della comunicazione ANA Abruzzi Massimo Alesii sui social – Un termine corrente oggi come ha detto il Sottosegretario Mario Mazocca a Campotosto durante il suo saluto istituzionale agli Alpini dell’ANA che hanno realizzato e domato alla comunità una struttura polivalente di particolare bellezza ed efficienza. Sentirsi sicuri, fra quelle mura, circondato dal fragoroso calore degli Alpini è stata un’emozione forte per gli abitanti di Campotosto, che hanno partecipato in tanti fra centinaia di penne nere venute da tutta Italia. Resilienza ancora una volta somministrata a dose Alpini in questa piccola comunità sul bordo del grande lago di Campotosto sul Gran Sasso d’Italia. “La Nuova Casa è molto bella”, dice la gente accorsa e sorride, finalmente, mentre attraversa le macerie di un brutto terremoto che sono ancora tutte da smaltire. C’è festa oggi ma soprattutto è tornato un luogo per incontrarsi, per rivedersi, un tetto per celebrare… e per amministrare la ricostruzione, quella grande, quella che Ministro e Commissario non hanno promesso ma garantito come volontà del Governo Nazionale. Gli Alpini fanno, fanno, e danno ancora una volta senza chiedere se non una stretta di mano e un abbraccio fra queste montagne. Siamo commossi tutti, noi e loro, ancora una volta insieme a dimostrarci che si può fare. Grazie, Grazie, Grazie”.