L’AQUILA: – Nell’Aula Magna dell’Università dell’Aquila del Dipartimento di Scienze Umane (viale Nizza 14) nel pomeriggio di mercoledì 29 novembre 2017 e nella mattinata successiva di giovedì 30 si svolgerà il IV Seminario Internazionale di Studio dal titolo: “Eredità medievali. La narratio brevis e le sue declinazioni in area romanza”.
Ideato e organizzato da Lucilla Spetia, Professore associato di Filologia e Linguistica Romanza presso lo stesso Dipartimento di Scienze Umane, con la collaborazione, per quest’anno, anche della professoressa incaricata di Filologia Italiana Teresa Nocita, il Seminario costituisce ormai un appuntamento consolidato, che negli anni ha visto docenti di Università italiane e straniere affrontare tematiche e argomenti diversi e sempre in prospettiva pluridisciplinare, allo scopo di illustrare e valorizzare la complessità e la ricchezza del medioevo, realtà imprescindibile per comprendere la modernità e che rappresenta l’innovazione originale nella tradizione del passato: così dallo studio della metafora e del linguaggio allusivo, si è passati all’analisi della cultura eterogenea dei Normanni e dei Plantageneti, e quindi allo studio della metamorfosi e delle trasformazioni nello spazio e nel tempo, sia sul piano letterario sia quello iconografico, secondo modalità meno prevedibili eppure fondamentali a comprendere il presente, ormai entrate nell’immaginario collettivo.
Quest’anno il Seminario è incentrato sulla narratio brevis, genere letterario in cui l’esperienza di Boccaccio non poteva non trovare spazio. Nella mattinata del 30 novembre pertanto alle relazioni di Ilaria Tufano e di Teresa Nocita, le quali si focalizzeranno sul racconto agiografico e su di una novella del Decameron, seguirà la presentazione della rivista Arnovit a cura di Maria Cristina Figorilli, e del volume di Raffaele Morabito “Le virtù di Griselda. Storia di una storia” a cura di Pasquale Stoppelli; si terrà quindi una Tavola rotonda su Boccaccio e il Decameron, alla quale parteciperanno Lucia Bertolini, Raffaele Morabito, Franco Tomasi, Ilaria Tufano e Teresa Nocita, ma soprattutto Lucia Battaglia Ricci, cui si devono fondamentali saggi sull’argomento.
Tuttavia una riflessione sull’esperienza narrativa del Boccaccio non poteva compiersi se non si fosse prima dato spazio alla tradizione precedente, che ne costituisce il presupposto. Così in nome dell’irrinunciabile pluridisciplinarietà, il Seminario si aprirà con interventi di specialisti di Letteratura latina medioevale quali Edoardo D’Angelo e Luca Core che rifletteranno sulla narratio brevis nelle sue metamorfosi e nei suoi rapporti con l’ars dictandi, e quindi di Francesca Rizzo Nervo docente di Civiltà bizantina, la quale nell’analizzare la novella orientale a Bisanzio darà conferma dell’interconnessione culturale del mondo medievale tra Oriente e Occidente.
La tradizione romanza rappresentata soprattutto dalla scrittura originale e innovativa dei lais di Marie de France, anche nei suoi rapporti con l’esperienza romanzesca di Chrétien de Troyes, sarà affrontata da Maurizio Virdis e Lucilla Spetia. A riprova della centralità della filologia romanza come disciplina comparatista e non limitata allo studio delle manifestazioni linguistiche e letterarie del Medioevo prenderà la parola Antonio Pioletti che si aprirà al contemporaneo, mentre il produttore radiofonico di Radio France François Caunac interverrà sul fabliau francese e soprattutto evidenzierà il ruolo importante che possono giocare i mass media nel giusto riconoscimento e apprezzamento del Medioevo e dei suoi prodotti d’arte anche presso il largo pubblico.
Il IV Seminario Internazionale di Studio costituirà insomma un’opportunità di confronto e di discussione multidisciplinare aperto a esperienze diverse, in una dimensione dialettica ma sempre stimolante per far apprezzare la miniera nascosta del Medioevo.