L’AQUILA: – Sabato 25 novembre si è tenuto il secondo appuntamento con “Anamnèsi – Giornata di cultura politica in memoria di Antonio Padovani” presso la sala Padre Pio a Castelvecchio Subequo (Aq). Appena conclusa, la giornata della memoria già ci lascia con la voglia e la necessità di cominciare a strutturare il prossimo evento soprattutto grazie al calore dimostrato da tutti i partecipanti nella memoria dell’uomo che era Antonio Padovani, ma anche alla grande volontà dimostrata dai relatori a voler portare avanti i princìpi e le idee che egli stesso perpetrava.
Oltre ai numerosi ed affettuosi ricordi dedicati a mio padre, abbiamo avuto il piacere e l’onore di godere di interventi di amici, politici e studiosi che hanno evidenziato la necessità di dire basta alla politica egoista che si sta diffondendo a macchia d’olio nel bel Paese. Un basta deciso rivolto a quella politica “pro domo sua” che non punta sulle interconnessioni delle infrastrutture e dei territori. Un basta rivolto alla politica esclusivista che ostacola un processo di coesione e condivisione che tanto si dimostra utile nei piccoli Comuni abruzzesi.
Grazie alla presenza e all’intervento del vice ministro Mit, Riccardo Nencini, Segretario Nazionale del Psi, legato alla nostra famiglia nell’animo e nell’intelletto, sono stati presentati i 5 punti programmatici per il territorio: un piano per l’edilizia residenziale pubblica (case popolari); un pacchetto di norme nella legge di stabilità per vedere cosa contengo i 5 milioni di domande lasciare inevase al fine di capire cosa vada eliminato e cosa no; la necessità delle creazione di un unico ministero del territorio più fluido e lineare che metta insieme le deleghe di ambiente, infrastrutture ed agricoltura; un piano città ed infine il più che mai evidente riassetto istituzionale lasciato per ora in disparte.
Una giornata, insomma, come chiara espressione delle volontà a procedere al fine invece di portare avanti l’evidente bisogno di preservare le aree interne, di investire sul territorio e di non far morire le realtà dell’Abruzzo interno che si stanno lentamente esaurendo.