
L’AQUILA: – “In questi mesi, nella nostra città, i migranti sono oggetto, loro malgrado, di un dibattito politico con toni da squallida campagna elettorale e contenuti falsificati o pieni di mistificazioni. Abbiamo assistito ad una terza Commissione consiliare assolutamente inutile sul piano amministrativo ma funzionale a creare una inesistente ‘emergenza migranti’ in relazione alla sicurezza e all’ordine pubblico”. E’ quanto si legge in una nota di Art. Uno dell’Aquila.
“Il polverone sollevato dalle dichiarazioni faziose e inesatte di alcuni esponenti politici di livello nazionale (come la vergognosa contrapposizione architettata ad arte dalla Presidente Fratelli D’Italia Giorgia Meloni tra terremotati e migranti) e l’intenzione di un presunto blocco del bando sui Progetti C.a.s.e. – si legge ancora -, non suffragato da alcun atto pubblico ma mai smentito chiaramente dalla amministrazione, hanno contribuito ancor di più a orientare il dibattito ormai fuori dai binari della realtà. Un sistema di accoglienza funzionante, i cui propositi primari siano la tutela dei diritti umani delle persone ospitate e la rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale alla loro piena realizzazione, contribuisce alla qualità civile di una città e fa pienamente parte del progetto di ricostruzione sociale dell’Aquila e del suo comprensorio”.
“Per questo – si annuncia nella nota – abbiamo chiesto, attraverso il nostro Capogruppo in Consiglio Comunale, Giustino Masciocco, un incontro con il Prefetto dell’Aquila Giuseppe Linardi per chiarire motivazioni, modalità e tempi dell’eventuale spostamento dei rifugiati dal Cas di via Roma ad altre sedi. Un’amministrazione comunale con il senso del ruolo istituzionale che ricopre, non può rendersi responsabile dell’apertura di conflitti, del tutto strumentali, interni alla comunità che rappresenta. E il senso delle istituzioni e la tenuta sociale di una città già fortemente lesa, non si sacrifica per un pugno di voti”.