L’AQUILA – “In questi ultimi giorni, a seguito di dichiarazioni alquanto improvvide e inopportune, da parte di tal Cantagallo e Sospiri, si è alzato il clima politico rinfocolando i problemi di campanile tra L’Aquila e Pescara.”
E’ quanto denuncia in una nota Claudio Gregori Vice sindaco del comune di Barete.
“Sono alla ricerca di popolarità in vista delle prossime elezioni – scrive Gregori – o sono fermamente convinti delle loro dichiarazioni? Fatto è che si sono scatenate reazioni di ogni genere sulla stampa e sui social di comuni cittadini, ma anche da parte di politici Aquilani e Pescaresi che hanno ritenuto (con convinzione?) fuori luogo la richiesta dei paladini pescaresi.
Tuttavia, a parte alcune considerazioni di circostanza non si è levata una sola voce dagli amministratori del comprensorio aquilano.
Basti pensare che la Provincia dell’Aquila ha ben 108 comuni ed un’estensione territoriale che è circa la metà dell’intera Regione Abruzzo.
L’eventuale problema del capoluogo non riguarda solo il Sindaco dell’Aquila o il vice sindaco Liris, ma tutti gli amministratori che vogliano riconoscere il ruolo della città dell’Aquila come città territorio e capofila di tutti i comuni.
L’Aquila città territorio non può essere solo uno slogan elettorale così come la tanto vituperata legge regionale per L’Aquila capoluogo che non riesce a vedere la luce.
Nessuna amministrazione comunale del comprensorio Aquilano e della Provincia hanno preso una posizione a favore città dell’Aquila”.
“E’ pertanto indispensabile – conclude Gregori – che si convochi l’assemblea dei sindaci invitando i consiglieri regionali dell’Aquila, di Avezzano e di Sulmona per far capire che il territorio è unito intorno all’Aquila capoluogo di regione e concordare una linea di condotta comune”.