
L’AQUILA – “I dati economici contenuti nel Rapporto SVIMEZ sono preoccupanti per la Regione Abruzzo, in quanto disegnano un quadro socio-economico negativo con un segno meno, anche rispetto alle altre regioni del Meridione.” E’ quanto scrive in una nota lelio De Santis Segretario Regionale Italia dei Valori e consigliere comunale al Comune dell’Aquila.
“L’Abruzzo appare come una Regione ferma, – scrive De Santis – che non riesce a produrre sviluppo ed occupazione, nonostante i ripetuti annunci di investimenti e di azioni produttive in diversi settori, dalle infrastrutture alle opere pubbliche.
Di fronte a questa situazione critica, evidentemente generata da politiche sbagliate, che vengono da lontano e che non sono tutte addebitabili alle decisioni della Giunta D’Alfonso, i cittadini si attenderebbero una riflessione attenta da parte di tutte le Forze politiche presenti in Consiglio regionale, per invertire la tendenza e per mettere in campo proposte ed attività più utili e produttive per la crescita dell’economia abruzzese.
Assistiamo, invece, alla strumentalizzazione politica dei dati ed all’esercizio del solito sport della ricerca dei colpevoli, senza dire mai cosa fare per cambiare strada e per dare risposte migliori ai bisogni dei cittadini!
Noi dell’Italia dei Valori pensiamo che tante scelte presidenziali e tanti investimenti ad effetto non hanno prodotto i risultati annunciati e che, quindi, l’Esecutivo dovrebbe fare autocritica e riflettere insieme alle Forze della Coalizione su un Programma incisivo di fine legislatura.
Le minoranze consiliari che pensano di diventare Maggioranza domani, oltre alla legittima critica politica, farebbero bene a mettere sul tavolo idee e progetti, che noi saremmo pronti a valutare senza pregiudizio.
E’ chiaro che le sole politiche imperniate sulle Grandi opere e sui Progetti interregionali non sono la risposta alle tante esigenze sociali ed economiche di una Regione, costituita da 305 Comuni e da tante particolarità territoriali, che suggeriscono azioni mirate e specifiche.”
“Bisogna tendere a creare anche micro occupazione locale per evitare lo spopolamento delle zone interne, – conclude De Santis – come è altrettanto necessario un rilancio di attenzioni e di fondi per lo sviluppo sostenibile e per rianimare la piccola e media impresa.
Non basta annunciare o contestare, ma è il momento di fare anche insieme, se è necessario, cose serie ed utili per la comunità abruzzese, che potrebbe stancarsi di una politica che predica tanto e che poco realizza!”