L’AQUILA: – Al culmine della fase congressuale (oggi sarà eletto il segretario del circolo di Paganica dopo, settimana scorsa, quelli di Sassa, Arischia e L’Aquila centro) il Partito democratico aquilano in conferenza stampa riporta i primi risultati della discussione sottolineandone le forte connessione con il ruolo e il lavoro di opposizione in Consiglio.
“La fase congressuale potevamo affrontarla con diverse modalità, potevamo decidere di fare un dibattito interno oppure incentrato sulle mozioni nazionali ma abbiamo deciso di farlo attorno alla costruzione e al rilancio del Pd cittadino nel ruolo dell’opposizione”, ha spiegato il segretario e consigliere comunale Stefano Albano. “Il nostro approccio sarà quello di essere la guida delle opposizioni in Comune, una opposizione seria e responsabile ma netta ed identitaria. Quanto ci saranno partite strategiche per la città non ci sottrarremmo, nel 2013 quando mancavano le risorse per la ricostruzione facemmo un appello per ingaggiare una battaglia comune per ottenerle. Questo è il nostro approccio, in parallelo vogliamo essere netti e identitari perché vogliamo parlare al nostro popolo di centrosinistra che guarda con preoccupazione a questa amministrazione e cerca rappresentanza. Nei prossimi giorni presenteremo un calendario di iniziative sul territorio per costruire un confronto con la città, su temi strategici ma anche incentrati su valori e questioni che stanno a cuore al popolo del centrosinistra”.
Albano è poi passato ad analizzare la prima fase di lavoro dell’amministrazione comunale: “Noi vogliamo stimolare il dibattito sui temi, ma la sensazione è che manchi un progetto complessivo. Se guardiamo agli atti amministrativi prodotti, sono concentrati al consenso immediato e poco alla risoluzione problemi concreti”.
Il segretario democratico ha elencato: il programma di mandato approvato dal Consiglio comunale che ha omesso settori e strumenti strategici per la città come il 5G, la fibra ottica, i poli chimico farmaceutico e spaziale, citato solo superficialmente il quattro per cento; il condono fiscale, che ha visto una sola adesione; la dichiarata intenzione di modificare il piano sociale predisposto dalla passata amministrazione senza spiegare come; l’inutile mozione sull’asilo occupato e quella che impegna a cantare l’inno nazionale prima di ogni Consiglio comunale.
“Ogni volta – ha spiegato Albano – che li incalziamo sui programmi e sull’idea di città, le risposte non pervengono. E’ successo quando il nostro capogruppo si è rivolto al sindaco con una lettera aperta, o nel caso del piano sociale. O siamo antipatici, o semplicemente non c’è una idea di città. Questo ci preoccupa perché la passata amministrazione ha dato alla città un lascito importante di strumenti e di risorse che non si possono ignorare. Per citare un altro caso recente, il piano di riqualificazione di San Basilio è una grande opportunità per riqualificare a vantaggio dei giovani e delle associazioni una parte importante di città. A parole si dicono d’accordo ma poi la mozione viene bocciata”.
Il capogruppo Stefano Palumbo ritiene che le risposte della sua lettera aperta nei giorni scorsi, una richiesta al sindaco di confrontarsi sulle strategie per la città, siano state “piene di livore, e questo conferma purtroppo le mie preoccupazioni. Non è possibile sfuggire sempre al confronto, riteniamo che la città lo meriti sempre, né si può accettare che l’inerzia amministrativa si nasconda dietro una non meglio specificata matassa di problemi da dipanare. Li elenchino, e se vale questo principio vanno specificati anche i meriti di chi ha lavorato prima, non è possibile fare inaugurazioni e intestarsi i meriti e facendo contemporaneamente intendere che ci sono responsabilità che impediscono l’azione amministrativa. Non si può offendere l’intelligenza delle persone dicendo che sono miracoli dell’amministrazione provvedimenti come i tre milioni stanziati dal Cipe per il Progetto Case o l’avvio dei lavori Palazzo Margherita. Si tratta di bullismo istituzionale”.
Americo Di Benedetto ha elencato i temi che sono stati i cardini della campagna elettorale: Gran Sasso e Centro turistico, Progetto Case, ricostruzione, questione dei dipendenti comunali, scuole. “Su questi temi il panorama non è cambiato – ha detto Di Benedetto – e vorremmo capire quale è l’idea e su quali basi ci sta organizzando per affrontare i problemi. L’idea non può certo essere il commissariamento del Centro turistico”.
Emanuela Iorio ha denunciato ha denunciato la pratica di “convocare Consigli comunali a ripetizione per dare idea che si stia facendo qualcosa, ma in realtà i temi vengono trattati solo superficialmente o si fa dietrologia”. Il neosegretario del circolo dell’Aquila centro Maurizio Capri ha parlato di “proclami generici”, come quello sul Ponte Belvedere: “Come si vuole procedere, con i nostri progetti o con altri?”.