
L’AQUILA: – “Cgil, Cisl e Uil delle Telecomunicazioni e Cgil funzione pubblica dell’Aquila insistono inspiegabilmente in una evidente battaglia personale verso la mia persona invece di occuparsi dei problemi dei lavoratori”. Lo afferma in una nota Venanzio Cretarola, presidente dell’associazione “Lavoriamo per L’Aquila” e coordinatore regionale della Cisal comunicazione.
“Siccome (chissà perché) – aggiunge – nel loro comunicato si sono premurati di elencare solo alcune delle mie tante esperienze professionali pregresse, sono disposto, se lo chiedono, ad inviargli il mio curriculum completo. Potranno così verificare le numerose iniziative da me portate avanti per il lavoro e l’occupazione, non solo a L’Aquila. Loro cosa hanno fatto? Quanti posti di lavoro hanno promosso?
Continuano a guardare indietro gettando fumo negli occhi sul contratto delle Cooperative sapendo bene che tutti i controlli degli organi competenti, fra cui Ispettorato del lavoro e la stessa Inps, hanno sancito la perfetta legittimità delle condizioni contrattuali in Lavorabile per tutto il periodo in cui ne sono stato responsabile. Hanno perfino mentito ai lavoratori su cosa si sono detti nei tre incontri con Lavorabile sull’argomento. Lo sanno tutti”.
“Incredibilmente – incalza Cretarola – continuano ancora oggi a sostenere che la clausola sociale si applica solo ai dipendenti con contratto Tlc, anche dopo che la stessa Inps lo ha negato formalmente. E’ una menzogna! Perché lo fanno? Stiano ‘sereni’: i tempi di Goebbels sono passati. I lavoratori hanno capito che oggi ripetere spesso bugie non le trasforma in verità.
E’ proprio per questo che in pochi giorni già oltre 170 lavoratori hanno aderito alla Cisal comunicazione, sindacato formalmente rappresentativo a livello nazionale. Perché hanno capito che c’è bisogno di un sindacato che li rappresenti veramente e che soprattutto lasci decidere a loro stessi del loro futuro. La Cisal infatti ha immediatamente chiamato tutti gli iscritti ad eleggere direttamente i loro rappresentanti; la triplice non lo ha mai fatto preferendo ‘nominarli’ dall’esterno.
La prima reazione della triplice sindacale è stata la calunnia e il terrorismo parolaio della mail inviata a tutti i lavoratori di Lavorabile, evitando accuratamente di parlare dei problemi concreti dei lavoratori. L’Aquila, in questa categoria, c’è oggi un grande problema di democrazia sindacale”.
“Rinnovo per la sesta volta – continua – l’invito a Cgil, Cisl e Uil ad un confronto pubblico sui problemi veri, davanti ai lavoratori e anche alle Tv. Ma anche stavolta rifiuteranno. Preferiscono limitarsi agli insulti, alle insinuazioni e alle bugie sfuggendo sempre al confronto unitario davanti ai lavoratori, ‘sventolando’ un loro presunto diritto esclusivo alla rappresentanza dei lavoratori nelle sedi in cui si firmano gli accordi che li riguardano, senza però nemmeno interpellarli. Diritto che non hanno più.
I tre sindacati hanno pubblicamente definito ‘normale’ perfino licenziare 300 lavoratori di Almaviva di Roma che il lavoro ce l’avevano proprio sulla commessa Inps, per sostituirli a Napoli, dopo però avergli tolto il 20% di stipendio (grazie ai loro accordi).
E’ questo che accade nel settore Call Center da due anni, e anche a L’Aquila: riduzione di stipendi e peggioramento normativo solo sulle spalle dei lavoratori, anche senza alcun oggettivo motivo economico o di mercato. E questo accade proprio applicando il tanto decantato accordo di maggio 2016 (di Cgil, Cisl, Uil) che non contiene nessuna delle garanzie che qui a L’Aquila chiediamo da un anno e che i loro sindacati nazionali di categoria non hanno mai nemmeno chiesto a Inps.
E’ assurdo e inspiegabile che oggi i tre sindacati si rifiutino anche solo di parlare di ciò che i loro colleghi del settore trasporti hanno ottenuto dal ministro a maggio scorso: esattamente ciò che chiediamo da un anno a Inps. Ecco perché dobbiamo immediatamente investire del problema il ministro del lavoro, che istituzionalmente vigila e controlla l’Inps e deve esigere la corretta interpretazione della clausola sociale, esattamente come fatto nei trasporti. Ma loro tre non vogliono nemmeno tentare: perchè?
Cgil, Cisl e Uil aquilani continuano a dichiarare che non c’è nulla da fare fino all’aggiudicazione della gara Inps, quando forse sarà troppo tardi. Si stanno assumendo una impressionante e pesantissima responsabilità sulla pelle dei lavoratori. Si limitano nel frattempo ad infantili e volgari battutacce sulle ‘supercazzole’ e sulla Corea del Nord.
L’Associazione Lavoriamo per L’Aquila e i suoi 500 aderenti sono stati costretti da quasi un anno a condurre da soli la battaglia per l’affermazione dei diritti dei lavoratori, per il rispetto della legge e per la tutela del servizio pubblico dell’Inps.
Grazie a questa battaglia è stato dimostrato che avevamo ragione su tutti gli aspetti determinanti che sono stati sempre negati da Cgil, Cisl e Uil: applicazione della clausola sociale ai subappalti, alle cooperative, agli interinali, ecc.”.
“Ora basta! Se Cgil, Cisl e Uil non vogliono occuparsi dei diritti dei lavoratori del Contact Center Inps – termina la nota di Cretarola – stiano ‘sereni’ e si facciano da parte. Altrimenti comincino finalmente a farlo, garantendo ai lavoratori il loro diritto a decidere”.