L’AQUILA – “La notte dei ricercatori che si è appena svolta a L’Aquila ha avuto un grande successo ed ha visto una straordinaria partecipazione di cittadini e, soprattutto, di giovani. Ha fatto conoscere le conquiste scientifiche in diversi settori, che sono state divulgate e spiegate da centinaia di ricercatori con competenza e con semplicità. E’ stata anche una ottima occasione per far rivivere il centro storico della città, che per una giornata intera è tornato a pulsare ed a mostrare tutto il suo splendore, nonostante tante gru tuttora presenti”. Lo afferma in segretario regionale dell’Italia dei Valori, Lelio De Santis.
“C’è stata una sola nota stonata nell’informazione sull’evento – aggiunge -: mentre importante ed ampia è stata la comunicazione da parte di Tv e Radio locali, Rai 3 in 30 secondi di servizio ha trattato una manifestazione di rilievo nazionale come una sagra paesana. Non è la prima volta né è occasionale lo scarso interesse e la poca attenzione di Rai 3 per eventi ed iniziative sociali e culturali di riconosciuto valore, che si svolgono nella città capoluogo e nell’Abruzzo interno. La Rai è il servizio pubblico, pagato dai contribuenti, che deve occuparsi dei fatti e delle vicende dell’intera Regione e non solo di quello che accade in riva al mare pescarese. E’ ora di dire basta”.
“Mi rivolgo al Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso – termina De Santis -, in modo deciso perché agisca nei confronti della Direzione di Rai Abruzzo, al fine di assicurare un servizio informativo completo e rappresentativo di tutta la comunità abruzzese”.