
L’AQUILA – “In soli quattro mesi una maledetta infezione se l’e’ portato via. Nella sua città lascia un vuoto incolmabile. Solamente coloro i quali hanno avuto il piacere di conoscerlo e di parlare con lui sanno bene che un’altra persona con la stessa fortissima passione civica e disponibilità verso il prossimo difficilmente si troverà. Con tutti aveva una parola pronta, soprattutto con quelli che non l’avevano votato. E questa circostanza è la dimostrazione più nitida del suo spessore innanzitutto come uomo e successivamente come politico. In un mondo nel quale tutti parlano, lui aveva la capacità di saper ascoltare. Non dava importanza agli steccati partitici. Per lui la precedenza ce l’avevano sempre e solo le persone. A Lanciano Pino Valente mancherà. Il suo modo di fare politica improntato alla trasparenza più cristallina e all’impegno a 360 gradi è stato e sarà un esempio luminoso per tutte quelle persone che vorranno impegnare se stesse per il bene della collettività. E questa è la cosa più importante”. Il Consigliere regionale Leandro Bracco ha così commentato la prematura scomparsa di Pino Valente, ex vicesindaco di Lanciano ed ex assessore al Bilancio e ai Lavori pubblici, deceduto ieri a soli 47 anni all’ospedale di Chieti. “Valente era perdutamente innamorato della sua città – prosegue l’esponente di Sinistra Italiana – Per lui Lanciano era una seconda mamma, una città che portava nel cuore e per la quale si era sempre dedicato anima e corpo. Coloro i quali, in politica, sono stati ed erano i suoi avversari, gli hanno sempre riconosciuto rettitudine, onestà ma soprattutto passione viscerale per la cosa pubblica. La migliore testimonianza che quando si agisce con integrità e professionalità, i riconoscimenti non possono non arrivare”. “Il Palazzo – sottolinea Bracco – non gli stava stretto anche se lui preferiva di gran lunga essere presente in piazza in mezzo alla gente, ascoltare tutti, replicare e rivendicare con orgoglio il proprio operato. Non si tirava mai indietro e anche questa sua peculiarità faceva sì che i suoi detrattori gli portassero rispetto”. “Il capoluogo frentano non può che dirgli grazie. La cittadinanza di Lanciano prenda esempio dalla sua notevolissima passione civica e dalla sua rilevante sensibilità per i problemi dei più deboli al fine di affrontare e risolvere le molteplici criticità che affliggono la collettività”. “Ai familiari di Pino Valente ma soprattutto alla moglie Filomena e al piccolo Samuele – conclude Leandro Bracco – giungano le mie più sentite condoglianze”.