L’AQUILA – “Il rischio è che con il tempo i riflettori sui territori colpiti da calamità naturali si spengano: iniziative come questa contribuiscono a mantenerli accesi”. Così il ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini intervenendo all’Aquila alla rassegna ‘Il jazz italiano per le terre del sisma’ che si conclude il 3 settembre nel capoluogo abruzzese, segnato dal terremoto del 6 aprile 2009, dopo aver toccato altri luoghi del sisma del centro Italia.
“Il jazz italiano per L’Aquila è stata una grande prova per la cultura, per la musica e per la città dell’Aquila – dice Franceschini – quando i riflettori sono accesi, tutti sono attenti, sensibili e motivati”. “Questa iniziativa serve a ricordare per L’Aquila e per i comuni colpiti dal terremoto l’anno scorso nell’Italia centrale, che la ricostruzione delle città passa attraverso la ricostruzione delle case, dei palazzi, delle strade, ma anche attraverso il riportare la vita in quegli stessi luoghi”, sottolinea il ministro.