L’AQUILA: – “Più che una convention un festival dell’ipocrisia”. Così il portavoce di Fratelli d’Italia al Comune dell’Aquila, Michele Malafoglia, in riferimento all’evento che si è svolto ieri sera al Ridotto del teatro comunale, dove il candidato di centrosinistra Americo Di Benedetto ha presentato le liste della coalizione.
“Sul palco si sono alternati due tipi di rappresentazione: la farsa ed il teatro dell’assurdo – aggiunge Malafoglia – La prima al momento del ‘bacio di Giuda’ tra Di Benedetto ed il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. Un bacio per illudere la platea che tutto fosse risolto, che la spaccatura (evidente anche ai muri della città) si fosse ricomposta”.
“Un candidato consigliere della sua lista civica ha confermato che Di Benedetto stesse pensando alla candidatura a sindaco già da tre anni, forte di un accordo che prevedeva la sua presenza in Comune e quella di Pietrucci in Regione. Accordo evidentemente saltato con le primarie, che hanno segnato un punto di non ritorno. I baci e gli abbracci, finti come una moneta da tre euro, sul palco del ridotto non hanno convinto nessuno, a partire dai due protagonisti Chicco e Pierpi” dichiara l’esponente Fdi.
“Ma il momento più paradossale è stato quello nel momento in cui il sindaco uscente, Massimo Cialente, dopo aver parlato a lungo della staffetta 4×4 (in realtà è 4 x 400, forse si confondeva con qualche automobile) ha idealmente passato il testimone al candidato di Benedetto – attacca Malafoglia – Ma come? Il presidente (Gsa)-candidato e la sua coalizione non dovevano rappresentare il cambiamento? Il suo slogan non parla di cambiare marcia?”.
“La realtà è che Di Benedetto – conclude il portavoce di Fdi-An – rappresenta la perfetta continuità con il tentacolare sistema di potere rappresentato da Cialente e la triade, che per anni ha bloccato ed affossato la città. La città lo ha compreso perfettamente e sta dimostrando voglia di risollevarsi e cambiare realmente, come dimostrerà il voto delle aquilane e degli aquilani l’11 giugno”.