L’AQUILA: – “Esiste un network di amministratori degli Appennini capaci, onesti, trasparenti, in grado di contrastare il malgoverno del centrosinistra. L’Aquila, in tal senso, può rappresentare un simbolo, non solo perché può contare sulla cima più alta, quella del Gran Sasso, ma anche per ciò che saremo in grado di fare nel campo della rigenerazione urbana e sociale. I sindaci e gli amministratori al mio fianco si sono contraddistinti per aver migliorato la qualità di vita dei loro cittadini, lo stesso obiettivo che ci prefiggiamo una volta vinte le elezioni”. A dichiararlo è stato il candidato sindaco della coalizione di centrodestra al Comune dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nel corso dell’incontro denominato “Le buone prassi dell’Appenino”, cui hanno preso parte anche il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, il primo cittadino di Ascoli Piceno, Guido Castelli, ed il collega di Potenza Picena (Mc), Francesco Acquaroli. Presenti, alla conferenza che si è svolta nello Spazioinmoto, il comitato in centro storico, anche Emanuele Prisco, assessore all’Urbanistica del Comune di Perugia, Marco Fioravanti, Presidente del Consiglio comunale di Ascoli Piceno e Giorgia Latini, Assessore alla Cultura dello steso Comune.
“È immaginabile – ha aggiunto Biondi – accordi e sinergie tra città molto simili che hanno spesso esigenze comuni”.
“Pierluigi Biondi ha avuto innanzitutto un merito – ha esordito Romizi – riunire l’intera coalizione di centrodestra. A Perugia abbiamo attuato un programma che ha molto in comune con quello che propone Biondi: dal recupero dell’identità della città alla scelta di privilegiare i perugini e i residenti storici nell’assegnazione delle case popolari. Scelte fatte per tutelare chi nella nostra terra è nato e cresciuto”.
Il primo cittadino di Ascoli Castelli ha aggiunto “Non sta certo a me dire agli aquilani cosa fare: certo è che fare il sindaco oggi, dopo i tagli alle risorse e alle autonomie decretate dal Governo Renzi è come andare a fare la guerra a mani nude. Il centrosinistra ha creato una sorta di franchising del potere che noi abbiamo smantellato e sono certo che anche Biondi riuscirà a fare lo stesso qui all’Aquila. Qui ci sono problemi e prospettive simili alle nostre: solo creando una rete di Comuni, in grado di garantire servizi e qualità della vita per i cittadini”.
“Pierluigi è la persona che se fossi aquilano vorrei come sindaco – ha aggiunto Acquaroli – Come il sottoscritto ha sempre messo al centro della sua attività il popolo e le sue esigenze. Territori e città vicini come le nostre possono, anzi devono, costruire una rete di rapporti, turistici e commerciali per reagire alle difficoltà e ai problemi legati sia all’orografia dei territori sia a quelli delle scelte scellerate dei governi centrosinistra”.