L’AQUILA: – In prosecuzione della lettera del 10 maggio scorso inviata dalla senatrice Stefania Pezzopane e dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci sul bando per la riassegnazione della commessa del contact center Inps, di seguito la risposta di Boeri e l’ulteriore missiva, trasmessa oggi a Boeri, da parte di Pezzopane e Pietrucci.
“Egregio Presidente Boeri,
La ringraziamo per la risposta immediata alla nostra lettera trasmessa lo scorso 10 maggio. Concordiamo con Lei, in linea generale, sul fatto che il bando di gara pubblicato dall’Istituto l’11 maggio contenga iniziative che mirano alla tutela dei lavoratori attualmente impiegati nel servizio.
Lo scorporo del costo della manodopera dalla base d’asta, la richiesta di specifici requisiti ai partecipanti e l’introduzione della clausola sociale (in particolare il riferimento alle “esperienze ed anzianità maturate”) sono iniziative molto importanti, che confidiamo possano creare un precedente virtuoso nelle gare indette dalle Pubbliche Amministrazioni in Italia. L’applicazione del D. Lgs 19 aprile 2017, n. 56 in linea con la nostra precedente comunicazione avrebbe tuttavia fugato ogni dubbio circa la continuità delle retribuzioni del personale attualmente impiegato, in modo particolare riguardo al Lotto 1, dove il valore dell’offerta economica risulta più elevato. La clausola sociale va applicata formalmente e integralmente, compiendo così un necessario salto di qualità rispetto alle pur sacrosante e utili enunciazioni di principio.
Prendiamo tuttavia atto delle sue spiegazioni circa l’impossibilità tecnica di adeguare il citato bando alla normativa in procinto di entrare in vigore, e raccomandiamo che allo sforzo di inserire nel bando enunciazioni e principi, primi fra tutti quelli formulati per garantire la prosecuzione dei rapporti di lavoro in essere e tutelare le esperienze e le anzianità maturate, faccia seguito una applicazione pedissequa: dovranno essere valutate positivamente le offerte dei diversi fornitori che si impegneranno a mantenere l’attuale perimetro occupazionale e gli attuali livelli retributivi, oltre a garantire la continuità territoriale.
Nel concludere, torniamo a sottolineare che la piena applicazione della clausola sociale, ivi inclusa la territorialità, sancirebbe l’avvio di un nuovo corso per un settore in grave sofferenza, che impiega circa 80.000 addetti, per la cui regolamentazione e sostegno il governo si sta adoperando su più livelli.”