L’AQUILA – “Il Ministero dell’Economia ha risposto ieri all’interrogazione sul Quantitative Easing che abbiamo presentato a metà marzo. La replica del MEF è un’occasione per fare finalmente chiarezza su come funziona il meccanismo del QE e su quali siano le responsabilità operative di Banca d’Italia. È un atto di trasparenza che rivendichiamo con forza”.
Lo annuncia la senatrice M5S Enza Blundo, prima firmataria dell’interrogazione.
“Dalla risposta scritta del ministero si evince che all’aumentare dell’attivo di Banca d’Italia dovuto all’acquisto dei titoli pubblici e privati italiani ha fatto da contrappeso il minor rifinanziamento alle banche commerciali nel 2015, tanto da concludere che il fine esplicito del QE, ovvero far ripartire il credito delle banche all’economia reale, è fallito clamorosamente. Nel caso opposto, infatti, i depositi del sistema creditizio sarebbero cresciuti molto di più, in parallelo ai nuovi prestiti – continua la senatrice –è rimasta senza risposta, però, l’ultima domanda, ovvero quale sia stato il calcolo per determinare la quota del Q.E. spettante alla B.I., per procedere negli acquisti dei titoli. Questo era necessario per comprendere se il potenziale del Q.E. è stato o no interamente utilizzato. Infatti si ammette che vi è stata una riduzione alle banche di 36 miliardi, ma non se ne dà alcuna spiegazione. Presenteremo ulteriore interrogazione per far luce su questa parziale trasparenza” conclude la Blundo.