L’AQUILA – “Il contributo minimo sarà di 20 mila euro, massimo di 200 mila, a coprire il 70% dell’investimento mentre il 30% dovrà essere cofinanziato dal privato. Sarà erogato il 40% a conto anticipo e il 60% a saldo. Il bando si distingue per la semplicità di accesso alle risorse, è semplificato così che ciascuno possa fare la domanda e capirne i contenuti. La dotazione è di 12 milioni per 2016 e 2017, 5 già di cassa per l’anno scorso, 7 di competenza per l’attuale, con la competenza già deliberata di 7,5 milioni per il 2018 ma si potrà fare anche di più perché i fondi del 4% sono lì e nessuno ce li tocca”. Con queste parole Vincenzo Rivera ha riepilogato i principali dettagli tecnici del bando “Fare Centro”, che è stato spiegato stamattina a palazzo Silone, sede della Regione Abruzzo – ente deputato alla gestione dell’operazione – e che verrà pubblicato mercoledì prossimo 26 aprile.
20 milioni di euro tra il 2016 e il 2018 per sostenere chi ha riaperto o intende farlo nei centri storici terremotati dell’Aquila, delle sue frazioni e dei comuni del cratere, con contributi da 20 a 200 mila euro: 60 i giorni di tempo per presentare le domande a palazzo Silone presso un ufficio apposito.
Rivera ha annunciato anche “criteri di premialità, alcuni voluti anche dal sindaco: l’accordo a contratti d’affitto tipo per calmierare il mercato, l’abbandono dei manufatti temporanei della delibera 57 del 2009 che hanno compromesso il paesaggio, un paracadute a chi, dal 2014, ha riaperto l’attività senza che ci fosse il bando, e ancora sostegno all’occupazione, partecipazione giovanile, commercio di prodotti tipici”.
Tra i presenti all’incontro con la stampa, oltre al capo dipartimento Vincenzo Rivera, il vice presidente Giovanni Lolli, che ha la delega alle Attività produttive e il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente.