L’AQUILA: – “Nostro malgrado siamo costretti a rispondere ad una polemica scatenata dalla Senatrice Stefania Pezzopane, che riguarda le primarie del Partito Democratico del prossimo 30 aprile ma che denota un problema più profondo di mancanza di rispetto e campanilismo che non fanno bene a nessuno. Le polemiche sono le cose che fanno più male alla politica. Tra queste le peggiori sono proprio le polemiche interne ai partiti. Questo dovrebbe saperlo soprattutto chi si trova in Parlamento e deve, più di chiunque altro, aiutare a ricucire un rapporto con i cittadini”. Lo afferma Calvino Cotturone, portavoce provinciale dell’Aquila del comitato mozione Orlando.
“Eppure – spiega – Stefania Pezzopane ha deciso di aggredire, senza rispetto, le scelte della mozione Orlando in provincia dell’Aquila. E lo fa da capolista della mozione Renzi, come se avesse voluto decidere lei anche i candidati a sostegno delle altre mozioni. E cosa dice? Dice che è gravissimo che ad essere capolista della mozione Orlando sia io e non il Sindaco dell’Aquila: per rafforzare la presenza della città dell’Aquila in Assemblea nazionale. Quindi se si è marsicano, della Valle Peligna o dell’Alto Sangro non si può rappresentare l’intera provincia in un consesso nazionale? Quindi se la mozione Renzi avesse avuto capolista un esponente di uno degli altri territori diversi dall’Aquila sarebbe stato altrettanto gravissimo? Cosa dicono in merito questi esponenti? Stefania Pezzopane è stata molte cose e tra queste consigliere ed assessore regionale, Presidente della Provincia e adesso parlamentare. Dovrebbe avere a cuore più di tutti l’esigenza di unire i diversi luoghi e non dividerli con logiche campaniliste. E dovrebbe avere a cuore anche il tema del rinnovamento, visto che sostiene la mozione del cosiddetto ‘rottamatore’. Lei ha già fatto parte dell’Assemblea nazionale negli ultimi dieci anni. Avrebbe potuto valutare anche la possibilità di fare spazio ad altri”.
“La mozione Orlando invece – aggiunge Cotturone – ha fatto questa scelta. Oltre a Michele Fina, ci sono in lista Emanuela Di Giovambattista, assessore a L’Aquila e originanaria di Massa d’Albe; Stefano Albano, giovane e bravo segretario del Pd dell’Aquila, protagonista dell’enorme successo delle ultime primarie comunali; Simona Fasciani di Sulmona, da sempre impegnata nel Pd senza mai poter assumere un ruolo di protagonismo. Coerentemente con quello che scriviamo, prendiamo un impegno: se Michele Fina dovesse essere chiamato a far parte di organismi direttivi o esecutivi ristretti, si dimetterà dall’Assemblea lasciando spazio proprio all’aquilano Stefano Albano (con le dimissioni subentrano candidati dello stesso sesso), tra l’altro esponente dei giovani democratici nazionali. Sfidiamo Stefania Pezzopane a dire lo stesso a favore di Lorenza Panei di Avezzano. Nonostante in passato abbia fatto parte sia dell’Assemblea che della Direzione nazionale, oggi potrebbe valutare la bellezza di lasciare un po’ di spazio anche a chi viene dopo.
Tuttavia rattrista il fatto che si è voluto strumentalizzare il Comune dell’Aquila e il suo Sindaco in questa polemica. Orlando ha scelto di partire con la sua campagna proprio dall’Aquila. Non a caso ha proposto a Cialente di essere eletto in Assemblea nazionale in quota ‘personalità’ in un collegio sicuro. Per allargare gli spazi di rappresentanza del nostro territorio. Lo stesso Gianni Cuperlo, che è triestino, è giustamente candidato a Roma. Cialente ha rifiutato e questo ci spiace. Ma ci domandiamo: perché Renzi non ha fatto la stessa proposta a Stefania Pezzopane, considerando che c’è anche un’ampia quota (ben 100) riservata ai parlamentari? Avrebbe così, come lei dice, ampliato la rappresentanza del nostro territorio”.
“La mozione Orlando, insomma, è animata da un altro spirito: rispetto ed unità tra i diversi territori, rispetto ed unità tra le diverse sensibilità del Pd, rinnovamento vero e non rottamazione finta. Lavoreremo – termina la nota – perché tutto questo, il 30 Aprile, possa vincere. Per il bene di tutti”.