L’AQUILA – Pubblichamo una nota pervenuta dalla Presidente dell’Ordine Regionale degli Assistenti Sociali Maria Palleschi.
“Come Ordine Regionale degli Assistenti Sociali – scrive la palleschi – vogliamo esprimere la nostra soddisfazione per la positiva interlocuzione avuta con la Regione Abruzzo che ha portato tre nostre richieste ad essere accolte.
Nel decreto n.10 del 1/3/2016, “Riordino della rete di residenzialità psichiatrica in Abruzzo”, nelle varie professionalità richieste (medici psichiatrici, psicologi, infermieri, educatori e terapisti della riabilitazione psichiatrica, OTA OSS) non risultava la figura dell’Assistente sociale. Ora la Regione ha accolto le nostre richieste di rettifica del Decreto provvedendo ad integrarlo tramite il nuovo decreto commissariale 117, il quale stabilisce che nell’area della salute mentale “deve essere necessariamente prevista la figura professionale dell’Assistente Sociale, al fine di poter garantire la continuità assistenziale del paziente e la completa integrazione tra la struttura e la rete dei servizi territoriali”
La professionalità dell’assistente sociale infatti è condizione indispensabile alla realizzazione del sistema integrato di servizi previsto dalla Legge 328/2000 che persegue il raggiungimento della massima coordinazione e integrazione tra prestazioni sanitarie e prestazioni socio-assistenziali a tutela non solo della risposta ai bisogni, ma anche a tutela dei diritti delle persone/utenti del servizio.
Il lavoro con la Regione Abruzzo inoltre – conclude la Presidente Palleschi – è stato ed è intenso e proficuo, tanto che abbiamo ottenuto altri due importanti risultati; il primo fa riferimento all’Area delle Dipendenze Patologiche, dove è stata inserita nell’organigramma la figura dell’Assistente Sociale, l’altro riguarda le “disposizioni in materia di disturbi dello spettro autistico”.
Infatti nella Regione Abruzzo è presente il “Centro Regionale di Riferimento per l’Autismo” (CRRA) il cui Comitato tecnico-scientifico è composto da figure professionali tra cui l’Assistente Sociale, che chiaramente è presente all’interno dei Centri diurni e delle strutture di riabilitazione.”