L’AQUILA: – “È necessario un chiarimento da parte delle autorità competenti in merito alle eventuali ingerenze che i materiali trattati nei laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso potrebbero avere sulle captazioni delle acque” è quanto chiede Roberto Tinari, consigliere comunale di Forza Italia, intervenendo in merito alle recenti polemiche che hanno riguardato le captazioni delle acque provenienti dal Gran Sasso.
“All’interno dell’INFN vengono quotidianamente trattati materiali chimici altamente inquinanti e pericolosi per l’uomo. E’ necessaria una presa di coscienza da parte dei vertici amministrativi, affinché vengano rafforzate le misure di sicurezza e prevenzione, al fine di tutelare al massimo il nostro prezioso patrimonio idrico e la salute dei cittadini”.
“Le autorità competenti devono assicurare che le attività di ricerca e sperimentazione all’interno dei laboratori del Gran Sasso, ricordiamo classificati come ‘Impianto a rischio di incidente rilevante’ sulla base della direttiva comunitaria Seveso Ter, come recentemente dichiarato dal Forum H2O, si svolgano in sicurezza ed in conformità alla vigente normativa ambientale, usando ogni cautela soprattutto in prossimità dei punti di captazione delle acque” continua Tinari.
“Una realtà importante come quella dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare deve essere tutelata, attuando ogni cautela a salvaguardia delle falde acquifere. La drammatica esperienza del sisma del 2009 ci ha insegnato che la prevenzione è tutto: il rischio è dietro l’angolo, ed adottare ogni precauzione in questi casi è la migliore arma di difesa” conclude Tinari.