L’AQUILA: – Nel corso del 2016, le principali linee d’azione del Comando Regionale Abruzzo hanno riguardato il contrasto all’evasione, all’elusione ed alle grandi frodi fiscali, la lotta agli sperperi di denaro pubblico ed alla corruzione, la salvaguardia del sistema economico da azioni criminali e dagli effetti deleteri dei patrimoni illegalmente accumulati nonché il salvataggio ed il sostegno alla popolazione civile in occasione di eventi calamitosi.
Anche nel 2016, sulla base degli indirizzi e degli obiettivi emanati dal Ministro dell’Economia e delle Finanze ed in conformità alle direttive del Comando Generale, il piano degli interventi operativi posto in essere dal Comando Regionale Abruzzo è stato diretto al contrasto della propagazione delle violazioni di carattere fiscale, finanziario ed economico, convogliando le risorse a disposizione verso le manifestazioni di illegalità più radicate e pericolose.
La collaborazione con le Agenzie fiscali e con altre Autorità del territorio è stata particolarmente efficace, così come le attività di intelligence in tutte le declinazioni possibili (dalla interrogazione delle numerose banche dati a disposizione, al vero e proprio controllo economico del territorio).
La strategia operativa messa in campo nel 2016 è stata incentrata:
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sull’attuazione di ben 45 Piani Operativi (più uno specificamente dedicato alla tematica della ricostruzione post-sisma), ripartiti in quattro macro-aree di intervento affidate al Corpo dall’Autorità di Governo, delle quali tre a rilevanza strategica (lotta all’evasione, all’elusione ed alle frodi fiscali; contrasti agli illeciti nel settore della spesa pubblica e all’illegalità nella Pubblica Amministrazione; contrasto alla criminalità economica e finanziaria) ed uno a carattere strutturale (concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese);
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sull’esecuzione di articolate indagini, avviate sia d’iniziativa che su incarico dell’Autorità Giudiziaria.
I principali risultati conseguiti nei diversi comparti della missione istituzionale dai Reparti della Guardia di Finanza d’Abruzzo nel corso del 2016, sono di seguito riepilogati:
Ricostruzione post-sisma
In merito al tragico evento sismico avvenuto nel territorio abruzzese nell’aprile del 2009, è stata rivolta una peculiare attenzione alla prevenzione ed alla repressione di condotte illecite legate alla successiva ricostruzione, sia pubblica che privata. Da rimarcare l’esecuzione di uno specifico ed esclusivo Piano Operativo, dedicato al contrasto di tali fenomeni, la cui attuazione ha permesso di ottenere importantissimi risultati inerenti, per lo più, ad indebite richieste e/o percezioni di contributi nazionali e comunitari ed a turbative e condotte illecite nelle gare d’appalto.
L’esperienza fin qui maturata costituirà utilissimo banco di prova per replicare le migliori pratiche operative allorquando inizieranno ad affluire (anche nella Regione Abruzzo) i primi fondi pubblici per la ricostruzione delle zone colpite dai più recenti eventi sismici e meteorologici.
L’attività svolta in questo comparto è assolutamente “trasversale” rispetto a tutti gli obiettivi strategici affidati alla Guardia di Finanza. Ogni fenomeno di mala gestio delle provvidenze comunque riconosciute per ristorare i danni connessi a disastri ambientali, infatti, impatta sui flussi di spesa pubblica, trascinando poi con sé anche fenomeni di evasione fiscale e contributiva e, in alcuni casi, la cointeressenza della criminalità organizzata (sempre pronta, come noto, anche da fuori Regione, a “fiutare l’affare” per reinvestire proventi realizzati con altre attività delittuose).
Attività investigativa
L’impegno sul fronte investigativo è sempre prioritario, a costante supporto sia dell’Autorità Giudiziaria ordinaria che di quella contabile.
La Guardia di Finanza, infatti, è l’unico Organo di Polizia giudiziaria italiano con competenze specialistiche in campo tributario, capace di “aggredire” il fenomeno in modo trasversale partendo da qualsiasi contesto, amministrativo o giudiziario.
I numerosi Piani Operativi all’uopo predisposti consentono di presidiare efficacemente tutte le aree di illecito economico e finanziario, individuandone preventivamente le conseguenze illecite per poi agire con mirati interventi repressivi.
La proiezione investigativa rappresenta, quindi, un elemento di alta caratterizzazione dell’attività del Corpo, per valorizzare, ai fini fiscali, tutte le informazioni acquisite nei diversi comparti della missione istituzionale.
Nel quadro di una più ampia definizione strategica dei compiti affidati ai vari “attori” della Amministrazione finanziaria, al Corpo della Guardia di Finanza viene così riconosciuta la possibilità di sviluppare appieno le proprie intrinseche capacità di Polizia investigativa, mentre le consorelle Agenzie fiscali possono maggiormente dedicarsi alla fase del controllo preventivo e, importante, sostenere le più recenti misure di “stimolo” allo adeguamento spontaneo degli obblighi tributari.
Nel corso del 2016, ai Reparti del Corpo abruzzesi sono pervenute dall’Autorità Giudiziaria ben n. 2.136 deleghe di indagine, di cui n. 1.847 portate a conclusione (l’86%).
Relativamente alle deleghe concluse: n. 1.115 (60,3%) sono state relative alla lotta alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria; n. 450 (24,3%) al contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale; n. 242 (13,2%) al contrasto alle frodi nel settore della spesa pubblica ed all’illegalità nella Pubblica Amministrazione; n. 40 (2,2%) hanno interessato il contrasto alla contraffazione ed alla pirateria digitale.
1° Obiettivo strategico
Contrasto all’evasione, alle frodi fiscali ed al sommerso
Il contrasto all’evasione ed alle frodi fiscali, nelle loro variegate manifestazioni, rappresenta l’obiettivo prioritario della Guardia di Finanza.
Come negli anni precedenti, le linee d’azione dei Reparti della Guardia di Finanza abruzzesi sono state sviluppate in favore dell’aumento della qualità dei controlli, procedendo in base ad un’attenta selezione dei soggetti da sottoporre ad ispezione, rivolgendo l’attenzione ai soggetti economici che presentavano più elevati profili di evasione e che, con i loro comportamenti illeciti, procuravano chiara alterazione delle regole del mercato ed un ingente danno concorrenziale per cittadini ed imprenditori onesti.
In base alle direttive dell’Autorità di governo ed in conformità con gli indirizzi programmatici della riforma fiscale, la Guardia di Finanza abruzzese ha ulteriormente rafforzato il ricorso a controlli “mirati”, basati cioè sull’utilizzo appropriato e completo delle informazioni contenute nelle numerose banche dati in uso al Corpo, al fine di poter concentrare le attività operative sui fenomeni illeciti più gravi, perniciosi, insidiosi e patologici.
In tal senso, il coordinamento sinergico con l’Agenzia delle Entrate è stato determinante, senza inutili sovrapposizioni operative e, anzi, favorendo quanto più possibile la compliance dei contribuenti, il tutto nel quadro di un rinnovato rapporto con l’Erario.
Allo scopo di perseguire l’obiettivo, il Comando Generale ha approntato, per l’anno 2016, in tale comparto, 20 Piani Operativi, tutti puntualmente eseguiti sul territorio regionale.
Come già accennato, l’attività di indagine del Corpo è caratterizzata da sicure proiezioni “trasversali”: essendo l’unico Organo di Polizia giudiziaria italiano con competenze specialistiche in campo tributario, può orientare le proprie operazioni investigative a 360 gradi, potendo così individuare e reprimere le diverse attività illecite inerenti ad una medesima condotta.
Ingenti sono stati i beni mobili ed immobili sequestrati agli indagati per reati tributari, ai fini della successiva confisca obbligatoria (cosiddetta “per equivalente”) dei valori corrispondenti alle imposte evase, con lo scopo precipuo di assicurare un effettivo ristoro alle casse erariali e restituire alla collettività quanto illecitamente sottratto.
È stata, inoltre, posta particolare attenzione nel contrasto allo sfruttamento della manodopera irregolare (cosiddetta “in nero”). Fenomeno particolarmente pericoloso anche in ragione della frequente connessione che esso registra con altre forme di illegalità, quali lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina e le frodi in danno del sistema contributivo ed assicurativo. Fenomeno che arreca ingenti danni alle aziende oneste, che si trovano a dover competere con imprese “non corrette”, le quali, utilizzando manodopera “in nero”, riescono ad offrire al mercato servizi e prodotti a prezzi altamente concorrenziali. Fenomeno che si caratterizza per lo sfruttamento indiscriminato degli stessi lavoratori, i quali sono costretti a prestare la loro opera senza alcuna certezza sulla stabilità del rapporto d’impiego e senza alcuna tutela dei propri diritti (altrimenti garantiti), quali, ad esempio, il diritto alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Le recenti misure governative con le quali è stato completamente rivisitato il sistema di certificazione del lavoro prestato tramite voucher, imporrà senzaltro nuove contromisure di controllo economico del territorio di competenza, anche in considerazione della elevata vocazione “agricola” di molte aree dell’Abruzzo.
1° Obiettivo strategico
Anti-contrabbando nel settore doganale e dei prodotti energetici
La Guardia di Finanza abruzzese è fortemente attiva anche nel contrasto alle frodi realizzate nel settore delle accise, con il fine sia di tutelare quanto spettante all’erario, sia di salvaguardare la correttezza del mercato.
L’accisa, un’imposta indiretta sulla produzione e sui consumi che colpisce i prodotti energetici, l’alcole etilico, le bevande alcoliche, l’energia elettrica ed i tabacchi lavorati, assicura un importante introito all’Erario in ragione della sua alta incidenza fiscale.
Per contrastare l’evasione nel settore, la Guardia di Finanza opera mediante controlli su strada dei generi trasportati e predisponendo specifiche attività ispettive presso gli opifici di produzione, i depositi fiscali e commerciali nonché gli altri operatori deputati alla gestione ed all’impiego del prodotto.
In modo particolare, il Corpo esegue interventi sistematici presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti, al fine di riscontrare l’effettivo quantitativo erogato dalle colonnine e la qualità merceologica dei prodotti immessi in consumo.
Importante, in questo comparto, la sinergia con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per l’effettuazione di analisi di rischio congiunte.
Si segnala agli Organi di informazione che alla Guardia di Finanza è stato assegnato, dal 1° gennaio 2017, il controllo concorsuale in materia di commercio illegale della flora e della fauna in via d’estinzione, previsto dalla Convenzione di Washington (CITES), già di competenza del Corpo Forestale dello Stato. Funzioni che verranno esercitate soprattutto nell’ambito delle aree di vigilanza doganale e, quindi, per la Regione Abruzzo, presso lo scalo aeroportuale internazionale di Pescara.
1° Obiettivo strategico
Lotta al gioco illegale
La Guardia di Finanza è impegnata, altresì, nel comparto dei giochi e delle scommesse, per la repressione dei fenomeni di abusivismo ed illegalità inerenti all’esercizio delle attività ludiche al di fuori del circuito legale che, invece, è strettamente controllato dalle preposte Autorità. Le condotte illegali, infatti, oltre ai negativi risvolti per l’ordine e la sicurezza pubblica, comportano ingenti danni alle casse dell’Erario (e quindi della collettività) sotto forma di imposte non versate.
Nell’ambito del contrasto al gioco illegale, sono stati effettuati numerosi interventi per constatare la regolarità del prelievo fiscale legato ai video-giochi (le cosiddette “Slot Machine” per le quali è previsto un Prelievo Erariale Unico) ed alle scommesse (sia presso i punti fisici di raccolta che attraverso la rete internet, per le quali è prevista una imposta specifica). Durante i controlli, è stato verificato il corretto funzionamento degli apparati di videogioco e delle modalità di accettazione delle scommesse, a tutela sia del giocatore che degli operatori onesti, colpiti negativamente dalla concorrenza sleale delle proposte clandestine.
Da sottolineare, infine, che la Guardia di Finanza, d’intesa con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, concorre in una specifica attività di contrasto ai fenomeni di gioco minorile, vigilando in maniera particolare sui punti di offerta di giochi con vincita in denaro collocati in prossimità di istituti scolastici primari e secondari, di strutture sanitarie ed ospedaliere e di luoghi di culto.
Una particolare attenzione viene rivolta alla categoria dei bookmaker esteri che, nonostante chiare sentenze della Corte di Giustizia Europea, recepite anche dalla giurisprudenza domestica, ritengono di poter liberamente operare in Italia, attraverso punti di raccolta fisici, in assenza di qualsivoglia concessione e, quindi, in chiaro dispregio della normativa che tutela non solo gli interessi erariali, ma anche l’ordine e la sicurezza pubblica.
2° Obiettivo strategico
Contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica ed all’illegalità nella Pubblica Amministrazione
I Finanzieri dei Reparti abruzzesi, nell’importante secondo segmento strategico dedicato al corretto funzionamento del ciclo della “spesa pubblica”, coerentemente con gli obiettivi fissati dall’Autorità di Governo con i noti processi di contenimento (la cosiddetta “spending review”), hanno posto in esecuzione n. 10 Piani Operativi per contrastare e prevenire fenomeni di frode e sperpero di denaro pubblico, in particolare nella percezione dei finanziamenti a valere sui bilanci nazionali e dell’Unione Europea.
L’obiettivo primario è quello di garantire che le erogazioni pubbliche siano effettivamente destinate a beneficio della collettività, per sostenere la crescita del tessuto imprenditoriale e le fasce più deboli. Non sfuggirà, infatti, come, allo stato, sia questa la “leva” della Finanza pubblica sulla quale è più corretto e conveniente agire per riconquistare il pareggio di bilancio effettivo, e non solo nominale.
I Reparti hanno controllato, in primo luogo, che i soggetti beneficiari di incentivi per attività produttive fossero effettivamente in possesso dei requisiti previsti per l’assegnazione delle somme pubbliche, con contemporanea verifica della genuinità della documentazione a sostegno degli stessi.
Per la corretta gestione della spesa sanitaria, in particolare, sono stati svolti controlli in merito alla veridicità dei documenti giustificativi delle spese mediche in modo da poter efficacemente contrastare ogni forma di spreco, inefficienza, abuso e distrazione di somme per interessi illegittimi. Sono proprio questi i comportamenti fraudolenti che causano disavanzi di gestione con conseguente peggioramento della qualità delle prestazioni assicurate ai cittadini.
Sono state anche approfondite le reali condizioni di reddito dei richiedenti l’accesso alle cosiddette “prestazioni sociali agevolate”, rispetto a quanto da essi esposto nelle apposite autocertificazioni, per salvaguardare i diritti delle persone veramente bisognevoli di protezione sociale.
L’operato dei finanzieri in forza ai Reparti abruzzesi ha permesso, quindi, un forte recupero delle somme già percepite mediante l’utilizzo, ove possibile, delle correlate misure di aggressione patrimoniale e l’immediato termine delle indebite erogazioni; determinando così la fine dello sperpero di denaro e, quindi, concreti risparmi per il futuro, a vantaggio di coloro che hanno effettivamente diritto alla provvidenza pubblica.
In tale ambito, è doveroso rappresentare la fattiva e produttiva collaborazione tra la Corte dei Conti ed il Corpo; unica Istituzione, per legge, demandata a fornire contributo operativo alla Magistratura contabile. Importante, altresì, la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) per il controllo sull’applicazione, da parte dei soggetti pubblici, dei previsti presidi per la prevenzione della corruzione (in particolare, la stesura dei Piani Triennali e l’attuazione delle norme sulla trasparenza amministrativa). Cooperazione che è oggi regolamentata da apposito Protocollo d’Intesa che rende il Corpo il principale referente operativo dell’Autorità.
Da rimarcare, infine, l’aumento significativo dei controlli eseguiti in materia di appalti pubblici (+1.300% circa e non solo nell’ambito della ricostruzione), con un determinante importo riguardante le somme oggetto di assegnazione irregolare, pari al 68.5% del valore degli appalti controllati.
3° Obiettivo strategico
Contrasto alla criminalità economico-finanziaria
Altro obiettivo di primario interesse strategico per la Guardia di Finanza, anche in territorio abruzzese, è stato quello della aggressione patrimoniale alla criminalità organizzata ed alle sue ingerenze nel sistema produttivo.
Il Corpo, infatti, unica forza di Polizia giudiziaria con competenze specialistiche in campo tributario, è in grado di colpire, nella loro interezza – tramite un approccio “trasversale” – tutti gli elementi di contrasto alla realizzazione ed allo sviluppo di un mercato effettivamente concorrenziale.
In tale ambito, sono stati posti in esecuzione 15 Piani Operativi per identificare i mezzi utilizzati per il riciclaggio e per il riutilizzo dei proventi di reato nonché per individuare e sequestrare i capitali e le varie ricchezze illecitamente raccolte.
Tutto ciò, allo scopo di privare le organizzazioni criminali delle proprie fonti finanziarie e per restituire alla collettività le ricchezze ottenute in maniera illecita, frutto di gravi delitti, mimetizzate, però, in maniera falsamente legale nella società e nell’economia.
In tale ambito, gli strumenti più efficaci si sono rivelati le tipiche investigazioni di polizia giudiziaria e le indagini economiche, patrimoniali e finanziarie, con le quali è stato possibile colpire la malavita nel centro dei propri interessi economici, patrimoniali ed imprenditoriali, procedendo quindi al sequestro di disponibilità riconducibili ai vari soggetti responsabili di reiterati delitti di natura economico-finanziaria ed ai loro prestanome (le cosiddette “teste di legno”).
In un’ottica di natura maggiormente preventiva, importante è stato l’impegno del Corpo nell’approfondimento delle segnalazioni per operazioni sospette inoltrate innanzitutto dagli intermediari finanziari, ma, recentemente, anche da professionisti giuridico-contabili e da altri operatori.
Determinante anche il controllo dei soggetti che devono adempiere ai controlli antiriciclaggio.
Un tema strettamente correlato che si va sempre più affermando, in ragione della sua attualissima drammaticità, è quello del contrasto al terrorismo internazionale. In questo ambito, il Corpo rivolge una attenzione significativa al contrasto delle forme di finanziamento attraverso la ricostruzione dei flussi finanziari illeciti, soprattutto quelli che si dipanano in canali alternativi a quelli bancari.
Da ultimo, l’attenzione che è stata rivolta nel settore dei reati tipici dei soggetti economici più “strutturati” (reati fallimentari, societari e bancari) a tutela della legalità del sistema economico ed imprenditoriale.
Non sono mancate, inoltre, indagini sull’odioso reato di usura, che alcune volte si sviluppa in ambienti domestici e di vicinato, ma che, sovente, costituiscono uno dei proventi della criminalità organizzata, capace anche di appropriarsi delle attività economiche degli usurati allorquando essi non riescono più ad onorare gli impegni contratti.
Si segnalano, infine, anche indagini contro i fenomeni di abusivismo bancario e finanziario, a tutela dei risparmiatori da offerte di soluzioni di investimento non sicure ovvero da garanzie fideiussorie false o, comunque, prive di efficacia per mancanza di copertura.
3° Obiettivo strategico
Tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori
La lotta alle forme di produzione e commercio di beni falsi o non sicuri è un elemento di tutela per i cittadini, i consumatori e gli operatori economici onesti.
La contraffazione rappresenta, quindi, uno dei crimini maggiormente dannosi per l’economia legale, in quanto pone in atto, in un unico contesto, molteplici condotte illecite: l’evasione fiscale e contributiva, lo sfruttamento del lavoro nero ed irregolare, il riciclaggio ed il reimpiego di capitali illeciti.
Tali fenomeni illegali danneggiano, inoltre, il mercato e sottraggono utilità e lavoro alle imprese rispettose delle regole.
Inoltre, considerato che i prodotti contraffatti spesso non rispettano le norme e gli standard di sicurezza richiesti dalle normative nazionali ed europee, sono fonte di seri rischi per la salute dei consumatori.
Al riguardo, in Abruzzo sono stati attuati 3 specifici Piani Operativi. L’attività, inoltre, è stata potenziata con la predisposizione, presso ogni Comando Provinciale, di uno specifico “Dispositivo permanente per il contrasto alla contraffazione ed all’abusivismo commerciale organizzato”, con lo scopo di rendere più articolata ed organizzata l’azione repressiva a tale forma di illegalità, in stretto collegamento con le altre Componenti istituzionali interessate.
La strategia adottata a contrasto della produzione e del commercio di prodotti falsi o non sicuri è stata improntata al presidio degli spazi doganali e, soprattutto, al controllo economico del territorio, unitamente a certosine investigazioni volte alla ricostruzione della “filiera del falso”, vale a dire tutti gli anelli organizzativi dei traffici illeciti di prodotti contraffatti, ed all’aggressione della stessa, mediante sequestri di macchinari, oltre che della merce illegale, per impedire la sopravvivenza stessa dell’impresa del falso.
Da rimarcare come, nell’anno 2016, vi sia stato in Abruzzo un significativo quantitativo di prodotti sequestrati, perché contraffatti, ovvero prodotti in violazione della normativa sulla sicurezza, del Made in Italy e dei Diritti d’Autore.
Si ricorda che dal 1° gennaio del 2014 è operativo il portale SIAC (Sistema Informativo Anti Contraffazione): una progettualità co-finanziata dalla Commissione Europea ed affidata dal Ministero dell’Interno proprio alla Guardia di Finanza, a conferma del ruolo di centralità del Corpo nello specifico settore operativo.
In concreto, trattasi di un applicativo, raggiungibile da chiunque attraverso il sito internet https://siac.gdf.it, in grado di fornire un quadro aggiornato circa l’azione svolta dai vari “Attori” istituzionali che presidiano il mercato del falso, mettendo a disposizione dell’utenza anche indicazioni e consigli pratici per evitare di acquistare prodotti contraffatti o pericolosi.
Doveroso qui sottolineare come i dati aggregati offerti dal software di dominio pubblico, con aggiornamenti periodici e geo-referenziati, possano essere di valido supporto anche per Vostre inchieste giornalistiche.
Obiettivo strutturale
Contrasto ai traffici illeciti e concorso alla Sicurezza e all’Ordine pubblico
Le Fiamme Gialle abruzzesi operano efficacemente anche nel contrasto dei traffici illeciti ed al mantenimento, in concorso con le altre Forze di polizia, dell’ordine e della sicurezza pubblica, a tutela della vita umana ed a garanzia di una società più sicura e vivibile sotto tutti i punti di vista.
I Reparti operativi, infatti, accanto alla tradizionale lotta all’evasione fiscale, sono deputati anche al contrasto di tutti i traffici illeciti.
Nell’anno 2016, l’Organo di Vertice, per assicurare una più diffusa ed articolata presenza del Corpo sul territorio, ha predisposto un “Dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti” che, in Abruzzo, si sviluppa lungo il confine marittimo e le principali rotabili.
Contribuiscono a queste attività anche i servizi svolti in seguito alle richieste di intervento che giungono al numero di pubblica utilità “117”. Tale servizio è stato di recente potenziato attraverso una specifica sezione “117” presente sul sito internet www.gdf.gov.it, attraverso la quale è possibile compilare, stampare e presentare, direttamente ai Reparti territoriali competenti, segnalazioni, denunce e richieste varie.
Dal momento che i grandi traffici illeciti che danneggiano l’economia del Paese originano oltre mare, il Corpo ha apprestato un efficace dispositivo organizzativo che vede un costante coordinamento tra i Comandi provinciali litoranei e la Componente Aeronavale (di stanza a Pescara), così consentendo, al bisogno, una rapida e massima integrazione fra il dispositivo di vigilanza a mare e le strutture organizzative sul territorio.
Da sottolineare, al riguardo, che il ruolo di presidio di polizia del mare è stato di recente rinforzato per effetto di disposizioni normative che attribuiscono alla Guardia di Finanza funzioni “esclusive” per la sicurezza del mare, assorbendo il naviglio delle consorelle Forze di polizia (ferme restando le attribuzioni già assegnate alle Capitanerie di Porto).
Il concorso alla sicurezza e all’ordine pubblico è stato garantito principalmente attraverso i militari specializzati per l’“Anti Terrorismo ed il Pronto Impiego” (ATPI), anch’essi di stanza a Pescara. I cosiddetti “Baschi Verdi” si caratterizzano per un particolare dinamismo operativo. Oltre a garantire i servizi di ordine pubblico e le misure di protezione personale nel quadro delle direttive delle Autorità di pubblica sicurezza, fanno parte integrante del citato dispositivo operativo del Corpo per il contrasto all’illegalità economico-finanziaria ed ai traffici illeciti, assicurando il loro fondamentale apporto soprattutto al controllo economico del territorio.
Prezioso ed assiduo, infine, il contributo fornito dalle Fiamme Gialle impiegate nel Soccorso Alpino – in Abruzzo dislocato nelle Stazioni SAGF di L’Aquila e Roccaraso – a salvaguardia della vita umana, nell’ambito del più generale dispositivo di Protezione Civile. Nell’anno 2016, il SAGF abruzzese si è particolarmente distinto, attraverso il soccorso a persone sepolte da macerie, in occasione del tragico sisma avvenuto il 24 agosto 2016 e nei giorni seguenti, ad Amatrice e in zone limitrofe del Centro Italia.