L’AQUILA: – “Il nostro compito è quello di dare agli sforzi individuali il senso di uno sforzo collettivo, di un tentativo di ricostituire una comunità che ritrova nel proprio vicino, nel proprio collega il volto amico di un compagno di avventura, che è quella di far tornare a sorridere L’Aquila, di far tornare la gioia di vivere L’Aquila, di rinnovare l’orgoglio di sentirsi aquilani. È un viaggio complicato ma affascinante, che richiede un grande impegno e la capacità di saper sognare. È un cammino tutto da fare, che stasera è appena iniziato”. Con queste parole Pierluigi Biondi ha salutato i tantissimi cittadini e cittadine che hanno affollato un Auditorium Ance pieno all’inverosimile per il lancio del progetto politico “Benvenuto, presente”.
Una proposta per cambiare, non solo la città, ma anche approccio metodologico per individuare soluzioni alle tante questioni aperte ormai da anni e amplificate dal post sisma.
“L’Aquila non deve tornare a vivere perché L’Aquila è viva nel coraggio di gesti che altrove potrebbero apparire semplici, ma che qui assumono un significato importante, come mandare un figlio in un MUSP o aprire la saracinesca di un negozio in centro”, ha aggiunto Biondi che, nel corso della serata, moderata dal giornalista Fabrizio Paladini, si è confrontato con quattro esperti su altrettanti macro temi: di identità si è parlato con lo storico Walter Cavalieri, del rapporto tra ricostruzione e bellezza con l’architetto Dino Di Vincenzo, di inclusione con il disability manager Adriano Perrotti e di crescita con la psicoterapeuta Enrica Strippoli. Quattro pilastri sui quali sviluppare e costruire un ragionamento a breve, medio e lungo termine.
Valorizzando quella che Cavalieri ha definito “ricostruzione immateriale”, recuperando tradizioni che abbiano una reale valenza storica “che meriterebbero maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione, la quale potrebbe al tempo stesso tutelare la propria memoria e trarne profitto dal punto di vista economico”.
Uno dei motori dell’economia è sicuramente rappresentato dalla ricostruzione, ma quanto è possibile coniugare l’idea di sicurezza a quella di bellezza, soprattutto per quanto riguarda le opere pubbliche? È possibile, secondo l’architetto Di Vincenzo, che ha ricordato “gli esempi di Palazzo Ardinghelli o del teatro San Filippo, miglior esempio di Barocco del ‘600 in Abruzzo. Di contro, in molti casi, la ricostruzione pubblica è al palo, come nel caso dell’aggregato di Biblioteca, Palazzo Margherita o scuola De Amicis”.
Una delle opportunità che offre la ricostruzione è quella di poter realizzare – come ha spiegato il disability manager Perrotti – il più grande esperimento di “progettazione universale per rendere L’Aquila una città realmente inclusiva, in grado di soddisfare le esigenze di tutti, compresi i disabili, che vivono una condizione di salute (la disabilità, appunto) in un ambiente sfavorevole. In altre parole è la realtà circostante, in termini di infrastrutture e servizi, che rende più o meno dura la vita di un disabile”.
E proprio la “qualità ambientale” è stata, invece, al centro dell’intervento di Strippoli che ha auspicato un “maggior impegno della pubblica amministrazione perché è proprio l’esperienza dei luoghi che può rispondere alle esigenze dell’uomo di creare legami di qualità, interessi sociali, interessi con il territorio, comfort, sicurezza e utilità”.
Un grande entusiasmo, in chiusura di serata, ha coinvolto tutti i presenti, mentre Biondi ha annunciato nuovi incontri, questa volta monotematici, che saranno promossi nelle prossime settimane.
Da oggi, poi, www.benvenutopresente.it cambia veste e denominazione in www.pierluigibiondi.it, così come la fan page face book, da Benvenuto, presente a Pierluigi Biondi, e l’account Twitter @benvpresente diventa @pierluigibiondi.