L’AQUILA: – “Siamo sicuri che l’incontro di questa sera del PD dell’Aquila possa essere utile per stabilire un percorso chiaro e condiviso per tutti quelli che si riconoscono in questo Partito.
Quindi nervi saldi, a cominciare dal Sindaco Cialente che deve utilizzare questo fine legislatura per portare avanti la realizzazione del programma ,agendo con più determinazione su alcuni punti cardine rimasti indietro (ricostruzione pubblica e privata delle frazioni; PRG; sicurezza ; mobilità; qualità della vita).
E’ necessario, inoltre, fare un serio e approfondito punto della situazione, al fine di operare con impegni precisi e puntuali su tutte quelle questioni che necessitano di un intervento e possono trovare soluzioni immediate, condivise da tutti.
Vogliamo, quindi, riconfermare il nostro pieno sostegno a questa Amministrazione al Presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti al quale comunque si chiede di continuare nel suo impegno istituzionale e magari esternare meno dichiarazioni che possono avere sapore eccessivamente personale.
Altresì, chiediamo al Partito di aprire una fase fondamentale e inevitabile di ascolto interno innanzitutto, e poi con tutte le forze politiche, sociali e culturali, per arrivare ad un programma condiviso con tutto il Centro Sinistra.
Piena fiducia anche all’Assessore Maurizio Capri che sta svolgendo, con la serietà e l’impegno che da sempre lo contraddistinguono, il suo mandato assessorile; anche a lui però, è indirizzata la richiesta di una maggiore attenzione alle zone esterne al centro storico cittadino fino ad arrivare alle periferie più lontane dalla città.
Sulle Primarie: spazio a tutti quelli che seriamente hanno qualcosa da dire e vogliono realmente fare per questo territorio; un territorio vasto come il nostro, formato da tanti piccoli borghi e frazioni, richiede una programmazione seria, estremamente puntuale e dettagliata, tale da non lasciare nessuno indietro.
E’ chiaro che l’emergenza causata dal sisma del 2009 ha sconvolto i piani dell’amministrazione. Inoltre, spesso le iniziative emergenziali stesse hanno peccato di una strutturazione efficace, per cui alcune parti del territorio sono state destinatarie di tanti interventi non coordinati tra loro.
Ad emergenza ormai finita, bisogna tornare ad una seria pianificazione, fatta in base a una fotografia che rispecchi fedelmente la realtà e metta in evidenza i bisogni dei singoli territori simili tra loro ma non per forza identici.
Per quanto riguarda la ricostruzione, abbiamo tutti sostenuto la necessità che questa avesse inizio dal centro storico dell’Aquila, e così abbiamo fatto. Riguardo alla ricostruzione delle periferie, bene è andata la prima parte, quella che ha riguardato le abitazioni classificate A,B e C ; peccato che la ricostruzione si sia arenata per quanto riguarda i centri storici delle frazioni e che solo ultimamente stiano partendo i primi aggregati.
Sorge però ancora qualche problema e bene ha fatto l’Assessore alla Ricostruzione a sollecitare e richiamare i tecnici alle proprie responsabilità: i progetti vanno consegnati prontamente e nella loro interezza, non ci si può limitare a dire a committente che la pratica è stata presentata e che le tempiste così
lunghe sono solo colpa del Comune che non le esamina (ma anche degli stessi tecnici che spesso non presentano tutti gli elaborati richiesti!).
E’ giusto quindi che le pratiche incomplete non vengano accettate. Invitiamo tutti i tecnici a dimostrare la loro professionalità e il loro attaccamento al territorio.
All’Assessore e all’USRA chiediamo invece di approvare al più presto i “progetti parte prima”, in modo tale che la strada per la presentazione della progettazione definitiva sia più agile e veloce.
Va riconosciuto che il Governo Renzi è stato di parola ed ha seriamente continuato a garantire la continuità del gettito economico necessario alla ricostruzione: possiamo utilizzare i fondi disponibili per i progetti pronti dei centri storici ,inserendo tutti quelli in cui sono presenti le abitazioni principali dei nostri concittadini che ,ancora attendono da anni, i finanziamenti.
Per quanto riguarda la cultura , le frazioni sono state di fatto dimenticate, infatti tutte le iniziative principali sono state svolte in centro storico; per gli abitanti delle frazioni e le loro iniziative non è stato possibile troppo spesso reperire anche un semplice palco da poter utilizzare per i tanti contenuti sociali e culturali proposti e autonomamente realizzati (troppo spesso realizzati solo grazie all’investimento di soldi privati).
Ci auguriamo, ad esempio, che nel regolamento appena approvato sulla video sorveglianza venga inserito l’intero territorio, senza distinzioni o discriminazioni.
Infine , adesso che i lavori per i sottoservizi del centro storico proseguono spediti, non bisogna dimenticare che è doveroso pensare a quelli delle periferie del nostro territorio, tanto complicato e complesso, quanto affascinate e ricco.”
E’ quanto scrive in una nota il vice capogruppo del PD Tonino De Paolis.