POSTA (RI): – di Nando Giammarini – La poesia estemporanea è stata da sempre una consolidata tradizione dell’Alta Valle del Velino, del Tronto, dell’Aterno che hanno espresso i migliori poeti . In questa terra di fatiche e sacrifici lo scorso 1 ottobre si è svolta a Posta, nella sede della Comunità Montana del Velino, l’XI edizione del festival del canto a braccio valida per la finale che si terrà a Roma nella sala della Protomoteca, in Campidoglio, il prossimo 20 ottobre a partire dalle ore 15.00. Lo spettacolare evento si sarebbe dovuto tenere, come di consueto, a Borbona, lo scorso 10 settembre ma era stato sospeso in segno di rispetto per le popolazioni interessate dal tragico sisma del 24 agosto che aveva raso al suolo interi paesini e la cittadina di Amatrice facendo 298 morti. Quelle che non mi stancherò mai di definire le vittime innocenti del terremoto. La bella e toccante manifestazione denominata “ Il Canto Abbraccia” un omaggio alle vittime del terremoto ed alle tante popolazioni sinistrate ha visto la convinta partecipazione di un vasto pubblico, amante si dei questa bell’arte del passato, ma vicino e solidale alle tante persone in difficoltà. Erano presenti, tra gli altri, Osvaldo Di Carlo ex sindaco di Montereale; Mario Ciaralli operatore culturale di terra amatriciana ed appassionato di poesia estemporanea,il Sindaco di Borbona, organizzatrice dello spettacolare evento, Maria Antonietta di Gaspare che, commossa, ha portato il saluto della sua Amministrazione con parole di comprensione ed umana solidarietà per i vicini fratelli alle prese con il dramma terremoto; l’Assessore alla cultura dello stesso Comune, Domenico Corgentile; il sottoscritto con il collega giornalista del Centro, Enrico Nardecchia – cui esprimo a nome del festival e mio personale vicinanza e solidarietà poichè il suo giornale è alle prese con una sciagurata azione di vendita da parte del gruppo editoriale – amante quanto noi di poesia estemporanea; Serafino Adriani, figlio del commiato Rinaldo, uno dei più bravi poeti dell’Alto Aterno, scomparso 3 anni fa. La serata è iniziata in modo classico con un’ottava di saluto ed un’altra sul terremoto da cui traspariva e si toccava con mano tutto il dolore per l’immane disastro dello scorso 24 agosto.
Alla manifestazione canora di Borbona hanno partecipato Francesco Marconi, Pietro e Donato De Acutis, Enrico Rustici, Paolo Santini, Ezio Bruni, Alessio Checchi, Pietro Benedetti, Marco Betti ed il nostro conterraneo di Campotosto Berardino Perilli, pastore ultraottantenne e grande vate estemporaneo, recentemente insignito del premio alla carriera. Il poeta e caro amico amatriciano Blandino Cisarei che ha avuto la casa di Amatrice gravemente danneggiata, ha letto alcune poesie del grande vate cornillaro scomparso sette anni fa, Virginio Di Carmine mentre Maurizio Ragni ha letto alcune poesie di Donato Sciarra. Nel rispetto delle tradizioni musicali che fin dall’antichità hanno accompagnato il canto a braccio si è egregiamente esibito nel suono della zampogna un giovanissimo artista di Castiglione di Montereale: Alessio Mariani. La giuria di alto livello culturale, cui è stato affidato l’arduo compito di valutare i poeti nei diversi ed importanti temi a contrasto con obbligo di concatenamento, era composta da: Vincenzo Anzidei, direttore del mensile RM, Roberto Marinelli uno tra i maggiori studiosi di cultura del territorio. Domenicantonio Teofolini, scritture sui poeti a braccio borbontini; Mario Polia, antropologo; Cristina Gherardini, musicologo; Domenico Scacchi ex assessore alla cultura della Provincia di Rieti.
Vincitore del festival di Borbona è risultato Paolo Santini che insieme gli altri due primi classificati, Mauro Checi d Terranova Bracciolini (GR) e Pietro De Acutis a Mascioni (AQ) parteciperà di diritto alla finalissima di Roma.
Gli altri poeti che approderanno in Campidoglio sono: Stefano Prati, Alessio Checchi, Donato De Acutis, Francesco Marconi, Angelo Rossetti, Marco Betti e Beradino Perilli. Bravissimo, come sempre, il poeta presentatore Giampiero Giamogante che nella sua dialettica semplice e chiara è arrivato, ancor prima dei poeti, dritto al cuore dei presenti coinvolgendoli in un turbinio d’emozioni. Grazie ed arrivederci a tutti, vi aspettiamo in tanti il prossimo 20 ottobre alle ore 15,00 a Roma nella splendida cornice della sala della Protomoteca in Campidoglio.