L’AQUILA – In vista della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, tre settimane di mobilitazione e raccolta fondi, dal 26 settembre al 16 ottobre, per coinvolgere pubblico e media nella lotta alla fame e sostenere gli interventi in Mozambico, Etiopia e Italia.
Per il secondo anno, ActionAid lancia la campagna CIBO PER TUTTI con l’obiettivo di coinvolgere e far riflettere il grande pubblico su un diritto umano fondamentale, quello al cibo, declinandolo in tutte le sue possibili accezioni: dall’accesso alla terra, alla lotta contro l’accaparramento delle terre a quella contro gli sprechi alimentari. Con una particolare attenzione, in Italia, alla trasparenza e alla qualità delle mense scolastiche.
Un’iniziativa che unisce tutti per il diritto al cibo e la dignità di chi lavora la terra dal 26 settembre al 16 ottobre con un gesto semplice: 2€ tramite sms solidale al numero 45506 da cellulare personale Tim, Vodafone, Wind, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali e Tre; da telefono fisso Vodafone e TWT, o scegliere di donare 2 o 5 € chiamando da telefono fisso Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e Tiscali. I fondi raccolti saranno destinati ai progetti di ActionAid per la sicurezza alimentare in Etiopia e Mozambico e al progetto di sensibilizzazione “Io mangio tutto” rivolto agli studenti delle scuole italiane.
In coerenza con i principi ispiratori del “Giorno del dono” del 4 ottobre istruito con la legge 110/2015 – grazie anche all’impegno di uno dei Presidenti più apprezzati della storia della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi – la campagna di ActionAid intende essere un’opportunità per i cittadini di acquisire una maggiore consapevolezza del contributo che tutti possono offrire attraverso le loro scelte per riaffermare i valori primari della libertà e della solidarietà. Una possibilità di passare dalla teoria alla pratica, attivandosi in prima persona.
In Etiopia, ActionAid interverrà nel distretto di Janamora per assicurare acqua potabile e servizi igienico-sanitari di base a favore di circa 9mila persone. Il 44% della popolazione delle aree rurali del distretto non ha accesso all’acqua potabile. Donne e ragazze sono così costrette a camminare molte ore al giorno per recarsi ai pozzi più vicini, esponendosi al rischio di violenze e a quello dell’abbandono scolastico. Il progetto, garantirà nuove fonti di approvvigionamento di acqua e servizi igienici alle famiglie e formerà le comunità locali sulla gestione dell’acqua, l’educazione igienico-sanitaria e la leadership. ActionAid lavorerà inoltre al fianco delle donne etiopi, dando vita a circoli tutti al femminile in tre villaggi e fornendo alle partecipanti un capitale per avviare attività generatrici di reddito. Lo scopo ultimo è migliorare le condizioni di vita delle donne, fornendo loro strumenti per rompere il ciclo della povertà e combattere la violenza di genere.
In Mozambico, ActionAid interverrà per migliorare la sicurezza alimentare di 1800 donne nel distretto di Marracuene, nella provincia di Maputo. Il Mozambico è tra i 21 Paesi con il più alto tasso di malnutrizione cronica e il 43% dei bambini sotto i 5 anni è gravemente malnutrito. L’intervento di ActionAid, che in Mozambico lavora da oltre 20 anni per migliorare l’accesso al cibo e combattere la malnutrizione, prevede corsi di formazione sulla sicurezza alimentare e sull’agricoltura sostenibile per sei associazioni di donne impiegate in agricoltura, il sostegno alla produzione e consumo di diete alimentari più ricche per migliorare la nutrizione dei nuclei familiari e in particolare dei bambini, la costruzione di punti di raccolta dell’acqua, cisterne e sistemi di irrigazione. Tra gli obiettivi, anche l’aumento della produzione agricola e della qualità del cibo attraverso un’agricoltura sostenibile e resistente ai cambiamenti climatici.
Con l’intervento italiano, in particolare, ActionAid proseguirà il suo impegno a favore di un’alimentazione sana e corretta nelle mense scolastiche “Io mangio tutto”, un programma che prevede attività di formazione e sensibilizzazione sui temi legati al diritto al cibo. Con i fondi raccolti saranno formati gruppi locali, attivisti locali e insegnanti e promossi nuovi percorsi didattici sul diritto al cibo con lo scopo di realizzare laboratori del gusto e sull’alimentazione sostenibile, creando una continuità di lavoro tra scuola e casa per studenti e genitori. Tra le attività previste, anche orti didattici, un campo scuola sul diritto al cibo, la creazione di un food council (laboratori di partecipazione per riflettere sul tema cibo a livello culturale) e la digitalizzazione del kit didattico “Io mangio tutto”.
Momento centrale della campagna di ActionAid è la collaborazione con la Rai. Grazie al sostegno del Segretariato Sociale Rai, le reti dell’emittente pubblica promuoveranno la campagna CIBO PER TUTTI dal 3 al 9 ottobre con appelli a donare e spazi dedicati. Inoltre, la partnership tra Rai e ActionAid, giunta al terzo anno, ha permesso la co-produzione di un format per il programma di Rai1 La Vita in Diretta. Dal 26 settembre al 7 ottobre i testimonial di ActionAid condurranno i telespettatori in un viaggio alla scoperta del lavoro dell’organizzazione nel mondo e del loro impegno personale al suo fianco. I loro racconti saranno accompagnati da un diario di viaggio speciale: quello dell’ex centravanti della Roma Marco Delvecchio, che sarà protagonista di brevi video clip quotidiane per mostrare i problemi, le sfide e i sogni dei bambini di Marracuene, in Mozambico, e delle loro instancabili madri. Una video storia al giorno per far capire che in molti paesi la scuola, i diritti di donne e bambini e le cure mediche sono una conquista quotidiana. Una puntata speciale de La Vita in Diretta sarà trasmessa sabato 8 ottobre e vedrà tanti volti noti del mondo dello spettacolo e dello sport al fianco di ActionAid, tra i quali Enrico Bertolino, Cristina Bowerman, Marco Delvecchio, Amanda Sandrelli, Lunetta Savino, Luca Sguazzini.
Anche il mondo dello sport sostiene ActionAid per combattere la fame. La campagna CIBO PER TUTTI sarà promossa infatti dalla Lega Calcio durante la giornata di campionato di serie A del 15-16 ottobre.
Secondo le Nazioni Unite, sono 795 milioni le persone che soffrono la fame nel mondo. Circa una persona su nove non ha abbastanza cibo per condurre una vita sana ed attiva. A livello mondiale, il rischio maggiore per la salute degli individui è rappresentato dalla fame e dalla malnutrizione. La scarsità di cibo è infatti una minaccia ancora più pericolosa di malattie quali AIDS, malaria e tubercolosi. Oltre a colpire gli individui, la fame soffoca le potenzialità economiche dei Paesi in via di sviluppo: un bambino il cui sviluppo mentale e fisico è compromesso dalla fame e dalla denutrizione, avrà ridotte capacità di generare reddito se riuscirà a diventare adulto.
Con la campagna CIBO PER TUTTI ActionAid ribadisce che per realizzare un vero cambiamento la crescita economica deve includere il rispetto dei diritti umani, la sicurezza alimentare, l’accesso democratico alle risorse e le dimensioni sociali e ambientali.
Note per i redattori
ActionAid e la fame nel mondo
ActionAid International è un’organizzazione indipendente impegnata in tutto il mondo nella lotta contro le cause della povertà e dell’esclusione sociale. Fondata nel 1972, è una federazione che lavora con oltre 15 milioni di persone in 45 paesi in cinque continenti. ActionAid lavora a fianco delle popolazioni e delle comunità più emarginate attraverso programmi di sviluppo a lungo termine in Asia, Africa e America Latina per garantire un cambiamento sostenibile che duri nel tempo; dare alle persone la possibilità di organizzarsi e impegnarsi per rivendicare i diritti fondamentali; coinvolgere i governi, il settore privato e la società civile attraverso campagne di sensibilizzazione e mobilitazione; promuovere l’empowerment dei piccoli agricoltori, la lotta contro la volatilità dei prezzi e il diritto alla terra delle comunità più povere; combattere contro l’accaparramento delle terre da parte delle multinazionali. Nelle scuole e nelle mense italiane, ActionAid realizza interventi ad hoc anche in partenariato con altre realtà impegnate sul tema. L’organizzazione mette le donne al centro della sua azione per la sicurezza alimentare, chiedendo che in ogni parte del mondo sia pienamente riconosciuto il loro diritto di accedere, possedere e controllare la terra che lavorano.
ActionAid in Etiopia
L’Etiopia è un Paese martoriato dalle carestie, che durano anche per 5 o 6 mesi all’anno. Il sistema agricolo e i mezzi di produzione del Paese sono molto arretrati, per questo la popolazione ha grandi problemi di sostentamento. L’analfabetismo tra gli adulti è un altro problema diffuso: solo 4 persone su 10 hanno potuto studiare. Le strutture scolastiche sono poche e male attrezzate e i bambini sono costretti a lavorare nei campi per aiutare la famiglia. La cattiva condizione delle risorse idriche contribuisce alla diffusione di malattie come malaria, tifo e dissenteria. ActionAid lavora in Etiopia dal 1989 per garantire la sicurezza alimentare, formando gli agricoltori locali alle nuove tecniche dell’agricoltura sostenibile e resiliente. L’obiettivo è fornire alle comunità locali, e in special modo alle donne, gli strumenti per gestire in modo autonomo tutte le fasi dei progetti: dall’identificazione dei problemi alla pianificazione, fino l’attuazione pratica. Di recente sono stati organizzati anche gruppi di ascoltatori di programmi radio per diffondere conoscenze sui diritti e creare una comunità più attiva. ActionAid promuove inoltre gruppi di discussione, di alfabetizzazione, risparmio e credito, favorendo la partecipazione delle donne; ristruttura gli edifici scolastici e ne costruisce di nuovi; collabora con le istituzioni locali per garantire agli insegnanti una formazione adeguata, migliori condizioni lavorative e per aumentare la loro presenza nelle aree rurali. Sul fronte della richiesta di trasparenza alle istituzioni, ha promosso la formazione dei circoli Reflect, gruppi aperti a uomini e donne grazie ai quali si sono potute mobilitare oltre 17mila persone.
ActionAid in Mozambico
Il Mozambico si trova in una situazione socio-economica critica, anche a causa degli effetti della guerra civile di fine millennio. Il sistema sanitario è carente e le malattie più diffuse spesso si contraggono bevendo acqua malsana. Le donne hanno molti problemi a portare avanti le gravidanze, a causa della cattiva igiene e dell’uso di metodi tradizionali poco sicuri. Inoltre, il tasso di alfabetizzazione è tra i più bassi del continente. In Mozambico le donne sono il punto di riferimento per il sostentamento e cura della famiglia, oltre che della dieta alimentare: si deve a loro l’80% della produzione agricola. ActionAid lavora al fianco delle donne per aiutarle ad essere consapevoli dei propri diritti, in modo particolare del diritto al cibo e ad un’adeguata nutrizione. Per questo agisce anche per far sì che si uniscano in gruppi organizzarti, apprendano i valori nutrizionali degli alimenti e come produrli in maniera sostenibile. L’obiettivo è mettere le donne in condizione di rivendicare i loro diritti e migliorare lo stato nutrizionale dei bambini e delle loro famiglie. In Mozambico, ActionAid lavora anche per assicurare alle donne cure pre e post-parto, organizzare corsi di formazione per operatori sanitari e ostetriche, promuovere campagne di informazione e prevenzione dell’HIV/AIDS, migliorare le rese dei raccolti creando cooperative, banche delle sementi e introducendo nuove tecniche di coltivazione.