L’AQUILA: – «Le recenti esternazioni della classe politica locale del pd conseguenti il comunicato della senatrice Blundo nascondono uno stato di nervosismo dovuto ai recenti risultati del M5S a livello nazionale ed alle iniziative intraprese dalla portavoce pentastellata supportata dai meetup locali scaturite nella approvazione della Commissione di inchiesta post sisma, dalle inchieste sulla mancata realizzazione dell’ERP e per ultimo all’intervento dell’ANAC su esposto del M5S sull’aggiudicazione dell’appalto dei lavori di Piazza D’Armi recentemente affidati dall’amministrazione comunale».
È quanto affermano gli attivisti dei meetup riuniti M5S AQ.
«In riferimento alle affermazioni rilasciate dall’on. Cialente, precisiamo che non prendiamo lezioni di politica da chi ha amministrato la città per 7 lunghi anni ed i risultati non sono per nulla soddisfacenti. E’ di tutta evidenza la mancata ricostruzione dell’edilizia scolastica, cimiteriale , dell’ERP e soprattutto della ricostruzione dei centri storici delle frazioni non ancora avviata».
«Il primo cittadino dovrebbe forse riflettere e soffermarsi di più sul clamore suscitato dalle inchieste che hanno interessato componenti della giunta comunale, nello specifico assessori di sua fiducia e per ultimo le sue recenti vicende giudiziarie».
«La ‘competenza’ politica di chi amministra la città è stata peraltro certificata dalla magistratura contabile nelle due sentenze di condanna emanate».
«Per quanto riguarda invece la senatrice Pezzopane – continuano gli attivisti – non riteniamo di dover perdere tempo in commenti poiché ciò che pensa l’opinione pubblica sull’operato della senatrice PD è sotto gli occhi di tutti attraverso i mass media».
«Prendiamo atto però che dei finanziamenti da lei fatti arrivare non in regalo, ma a sua detta: per necessità del territorio, non vi sia menzione degli stanziamenti necessari per l’acquisto dei contatori dei progetti CASE e MAP, fattispecie di cui si è tanto vantata in precedenti emendamenti su fondi ritenuti indispensabili dal primo cittadino impossibilitato a far applicare la ripartizione dei consumi secondo legge. Ma forse questa dimenticanza sta a significare uno scarso interesse verso tale problematica».
«In questa vicenda però un elemento positivo c’è e cioè che è servita a ricordare l’esistenza della classe politica del PD locale, ossia: Palumbo e socio, per i quali, del loro operato, non si avevano notizie da tempo.
Si preoccupino, questi ‘amministratori’, di lasciare i conti in ordine in quanto fra qualche mese quella che è al momento l’unica vera forza di opposizione in città, dopo le lezioni comunali, non farà sconti a nessuno».