
ARISCHIA (AQ): – “La realtà delle cose è che ancora una volta c’è stata una tragedia. Ma vogliamo capire, sedendoci intorno ad un tavolo, come evitare questi eventi che lasciano poi profondo rammarico e commozione e certo non è additando – forse da esperti della materia – che la pianificazione urbanistica dopo guerra sia stata e sia anche oggi la responsabile di tutto o ancor più che il Codice della Strada ed il suo regolamento d’attuazione siano scevri da valutazioni generali che vanno a determinare quindi – in funzione di molteplici parametri – l’assegnazione dei limiti di velocità per ogni singola tipologia stradale percorribile”. Lo afferma Elia Serpetti, Presidente Beni Separati di Arischia.
“Non ci sentiamo di dispensare commenti – termina Serpetti – ma ci viene immaginabile che con lo sviluppo di un territorio, laddove non si hanno insediamenti abitativi si trovano molti innesti ed intersezioni stradali; ribadiamo ancora una volta, come già detto quasi tutti gli anni, che la situazione che si innesca è davvero pericolosa e che non ci si senta toccati solo quando accade l’irreparabile”.