L’AQUILA: – Alpinista dal sapore internazionale sin dai primi anni ’70, Alessandro Gogna sara’ l’ospite d’onore della versione estiva del Mountain Festival ovindolese. Sotto gli auspici di un mese di luglio tutto fuoco, ma solo dal punto di vista dell’emozione e del sentimento, l’organizzazione stringe un patto d’acciaio con la qualita’ dei professionisti del settore. Un alpinista letterato, scrittore delle vette ideali e delle sconfitte rielaborate sulle montagne, fara’ da padrino all’edizione di quest’anno.
Il 23 luglio, alle ore 18,30 l’alpinista genovese sara’ l’ospite d’eccezione dell’edizione estiva dell’Ovindoli Mountain Festival, ossia la celebrazione in formato turistico e pret-a’-porter della montagna d’Abruzzo. Quante vette ha scalato, fino ad ora, Alessandro Gogna? Piu’ o meno 500 prime ascensioni fra Alpi, Appennini ed altre catene montuose. Come a dire che, la montagna, non e’ mai una ‘gogna’ per l’uomo. Alpinista di fama internazionale, Gogna e’, nella vita di tutti i giorni, una guida alpina ed un opinion maker sulle problematiche turistico-ambientali connesse alla montagna.
Il Mountain Festival Summer Edition, quindi, ha premuto il tasto dell’acceleratore su un programma attrattivo a tutti i livelli, anche culturali ed esperienziali.
A meno di 20 giorni dal suo inizio, il Festival si e’ posto come obiettivo primario quello di creare “una maggiore consapevolezza verso la nostra natura e la nostra montagna. Ad oggi – spiegano gli organizzatori, ‘fratelli’ di passioni ed obiettivi comuni – sono tante ed anche variopinte le manifestazioni che si occupano di mantenere vivi e curati i nostri borghi storici ed il verde a loro intorno. E’ il caso di citare, a tal proposito, il Festival della Montagna dell’Aquila (14, 15 e 16 ottobre l’edizione di quest’anno), appuntamento fisso per gli amanti dell’alta quota fin dal 2014, capace di permeare di originalita’, coscienza e conoscenza tutti i partecipanti circa i segreti rocciosi. Il mainstream di fondo e’: valorizzazione della montagna, la nostra nobile vicina di casa”.
L’Ovindoli Mountain Festival, quindi, lega le sue trame di sviluppo turistico del Parco anche ad altri destini. Gogna fu uno dei primi alpinisti ad occuparsi dei problemi del turismo in montagna, anche in qualita’ di fondatore di ‘Mountain Wilderness’ (1988). Ben 17 pubblicazioni, infatti, hanno costellato, alla pari di stelle di conoscenza e di sapienza, la sua carriera sportiva ed umana al tempo stesso, assorta nell’enfasi della montagna. L’ultima fatica letteraria, dal titolo di ‘La pietra dei sogni’ (‘Versante Sud’ per la collana ‘I rampicanti’, 2015) verra’ presentata proprio fra i rimbombi del Parco Sirente-Velino, nell’ambito del Festival ovindolese, e puntera’ a tinteggiare di ricordi l’esperienza unica del mito dell’arrampicata nell’Italia Meridionale, a trentatre’ anni di distanza dal fatto compiuto, per tentare di allargare la visuale classica dell’alpinista di oggi.