L’AQUILA: – «L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea restituisce ai cittadini la speranza di un cambiamento. Viviamo la fine dell’arroganza di eurocrati ed élite bancarie che si scontrano quotidianamente con il crescente dissenso popolare». Così il presidente di “Alternativa Futura per l’Italia”, Pietro Serra, interviene sull’uscita dell’Inghilterra dalla UE.
«Chi ha voluto l’Europa non ha pensato alla tutela dei cittadini ma ai propri interessi», incalza il leader dell’AFI. «A vincere questa volta sono stati i cittadini, nonostante la campagna mediatica, perlopiù demolitoria, nei confronti degli euroscettici».
«Ora che la Gran Bretagna potrà stampare più sterline non avendo il vincolo del 3% rispetto al PIL, che tiene gli altri Paesi dell’eurozona in perenne crisi, tra cui l’Italia, il Regno Unito vivrà una nuova fase di progresso che sarà di monito a coloro che si ostinano a rimanere nell’Europa delle banche e degli interessi».
«Dispiace constatare la stupidaggine di chi aveva in mente l’Unione Europea simile agli Stati Uniti», conclude Serra. «Un progetto non attuabile dove gli Stati membri sono 28, le lingue parlate 24, 10 le monete le cui tradizioni sono completamente diverse tra loro. E’ tempo dunque di rifondare la UE non più come quella del passato legata alle banche, ma agli interessi dei popoli che ne fanno parte».
