
RIETI: – La scossa di magnitudo 2.8 gradi sulla scala Richter registrata ieri sera dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con epicentro Cantalice, nel Reatino, non ha lasciato indifferente Pietro Serra, presidente di Alternativa Futura per l’Italia, che tuona contro le amministrazioni locali, la Regione Lazio e il Governo nazionale.
«Da tempo il Reatino è interessato da uno sciame sismico che dal 1° gennaio ad oggi ha prodotto ben 308 scosse in un raggio di 30 km da Rieti. La magnitudo è compresa tra lo strumentale e l’udibile come quella di ieri sera che è stata avvertita dalla popolazione», afferma il leader dell’AFI. «Sappiamo attraverso la scienza che il terremoto è un fenomeno naturale imprevedibile: così come non si può affermare che vi saranno scosse più forti, allo stesso tempo non si possono escludere».
«Sarebbe opportuna – prosegue -, un’azione congiunta delle amministrazioni del Reatino nei confronti della Regione Lazio e unitamente a questa attraverso il Governo affinché si attui al più presto un piano edilizio che garantisca la necessaria sicurezza dei cittadini. Ciò dovrà andare di pari passo con l’informazione, ancora carente, nella popolazione».
«Da sempre – conclude Serra -, la ricostruzione è costata più della prevenzione. Per questo ribadisco l’appello affinché ciascun sindaco e amministratore faccia il possibile per evitare il ripetersi di quanto avvenuto a L’Aquila in quel drammatico 6 Aprile del 2009. Prevenire è meglio che curare».