L’AQUILA – L’Agenzia delle Entrate passa al setaccio le anomalie sulle dichiarazioni dei redditi del 2012: al centro del mirino i redditi da lavoro autonomo e quelli derivanti da fabbricati. Sono infatti in arrivo, a partire dalla seconda metà di giugno, 220 mila lettere di alert agli italiani che saranno chiamati, in virtù della compliance, a regolarizzare la propria posizione, pena un sicuro accertamento. Insomma, lo scopo è quello di consentire un adeguamento delle anomalie nelle dichiarazioni dei redditi “con le buone”. A renderlo noto è la stessa Agenzia con un comunicato stampa di ieri. I controlli sono stati eseguiti dal fisco attraverso il confronto dei dati indicati dai contribuenti nelle dichiarazioni dei redditi e di quelli in possesso dell’agenzia delle Entrate e quelli indicati dal contribuente.
C’è però da dire che le cosiddette comunicazioni di anomalie non sono ancora avvisi di accertamento: si tratta, invece di semplici segnalazioni dirette a favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari a seguito di dialogo con il contribuente.
Ad oggi sono oltre 75mila i contribuenti che hanno accettato di rivalutare la propria posizione rimediando preventivamente ad eventuali errori od omissioni oppure fornendo ulteriori chiarimenti all’Agenzia. I dati quindi confermano l’efficacia delle comunicazioni di anomalia e, più in generale, dei nuovi strumenti di compliance, la cui finalità è mettere con largo anticipo i cittadini nelle condizioni di avere un quadro completo della loro posizione fiscale per aiutarli in seguito ad adempiere correttamente o a mettersi in regola ed evitare, così, i controlli.
Le anomalie, su cui si basano le comunicazioni, e che sono consultabili all’interno del “cassetto fiscale”, possono essere relative a:
– redditi dei fabbricati derivanti da locazione di immobili a tassazione ordinaria o cedolare secca;
– redditi di lavoro dipendente e assimilati (tra cui gli assegni periodici corrisposti dal coniuge o ex coniuge);
– redditi di capitale da partecipazione qualificata in società di capitali;
– redditi di partecipazione in società di persone (comprese imprese familiari) o Srl in “trasparenza”;
– redditi «diversi» e derivanti da lavoro autonomo abituale e non professionali;
– redditi di impresa derivanti da plusvalenze e/o sopravvenienze attive.
Gli alert arrivano via web o sms
Gli inviti ad accedere al proprio Cassetto fiscale saranno inviati agli indirizzi di posta elettronica certificata (Pec) attivati dai contribuenti e via mail o sms, nel caso dei soggetti direttamente abilitati ai servizi telematici delle Entrate. Per i soggetti che in dichiarazione hanno scelto l’intermediario come destinatario delle comunicazioni, le anomalie saranno segnalate solo a quest’ultimo tramite il canale Entratel.
Come difendersi
Le anomalie riscontrate dall’Agenzia delle Entrate si basano sui dati del contribuente presenti nel “cassetto fiscale” e, pertanto, la loro correttezza può essere valutata rapidamente in modo da mettere il cittadino, nella condizione di fornire elementi, fatti e circostanze non noti alle Entrate ed eventualmente in grado di giustificare la presunta anomalia.
Una volta letta la comunicazione, il contribuente potrà verificare la propria situazione e scegliere se fornire giustificazioni o ravvedersi. Nel primo caso, potrà fornire chiarimenti e precisazioni tramite i software gratuiti che saranno messi a disposizione sul sito www.agenziaentrate.it nella sezione dedicata agli Studi di settore. Nel secondo caso, è possibile regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commessi tramite l’istituto del ravvedimento operoso, beneficiando così delle diverse riduzioni delle sanzioni previste a seconda della tempestività delle correzioni.