
L’AQUILA: – Un piano di investimenti di circa un miliardo e mezzo di euro. E’ quanto prevede il masterplan Abruzzo-Patto per il Sud firmato stamani a L’Aquila, all’Auditorium Renzo Piano, tra il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, ed il governatore della Regione, Luciano D’Alfonso.
Presente alla sottoscrizione del documento anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Claudio De Vincenti.
Il masterplan prevede quattro capitoli per un totale di 77 interventi spalmati sul territorio.
I progetti riguardano in particolare infrastrutture (612 milioni per 30 interventi), ambiente (477 milioni per 19 interventi), sviluppo economico (157 milioni per 6 interventi), turismo e cultura (255 milioni per 22 interventi).
Interventi che saranno finanziati da qui al 2020 con risorse nazionali, dell’Ue e del Fondo per lo sviluppo e la coesione, ma anche ricorrendo ad altri strumenti finanziari quali i fondi rotativi o project financing.
Per quanto riguarda l’ambiente, gli investimenti sono quasi tutti sul sistema della depurazione e della difesa idraulica del suolo.
Una somma rilevante, 50 milioni di euro, riguarda progetti per il miglioramento della rete irrigua del Fucino.
Presenti alla firma una nutrita rappresentanza di sindaci (compresi i quattro primi cittadini dei capoluoghi di provincia), di vari rappresentanti di categorie produttive e sindacati.
Il presidente D’Alfonso è il primo a prendere la parola, esprime il suo “grande ringraziamento” al premier per la sua venuta a L’Aquila, la terza in circa nove mesi: “Anche in questa occasione – ha detto D’Alfonso rivolgendosi a Renzi – hai mantenuto l’impegno preso lo scorso 25 agosto. Il mio ringraziamento e’ anche a nome di tutti i sindaci e di questa citta’ che ci ospita, una citta’ ferita che si sta rimettendo in piedi grazie anche ai 6 miliardi di euro messi in campo dal tuo governo. Ringrazio molto anche il sottosegretario De Vincenti che, diciamo, è un capo cantiere riuscito nel programmare norme importanti. Siamo una comunità che sa dire grazie. La città che ci ospita è il capoluogo, ferito, ma che si è rimesso prepotentemente in cammino. Qui ci sono 92 gru, con cantieri produttivi. La città ha bisogno di un aiuto per chiudere il bilancio comunale. Nel Masterplan – ha concluso D’Alfonso – ci sono interventi che meritano la santificazione”.
Nel prendere la parola, Matteo Renzi afferma che: “è difficile nascondere il sentimento di partecipazione quando D’Alfonso fa l’elenco degli interventi. Ci scopro una passione per il progetto concreto che è entusiasmante. Uno si domanda? Sarà entusiasmante anche per i cittadini? Forse si, forse no. Riconosco nella passione e nella cura del singolo progetto un coinvolgimento che è lo stesso che mi ha portato a fare il sindaco. Il Masterplan è uno strumento straordinario che tiene insieme l’infinitamente piccolo con l’infinitamente grande. La città non è solo agglomerato di priorità amministrative”.
Il Premier sollecita le prime risate quando parla della: “pretesa di provocarvi in questi cinque minuti, altrimenti Cialente porta via altri soldi a De Vincenti. Se sei mesi fa, quando sono venuto qui per la prima volta, mi avessero detto ‘sei disponibile a scommettere un euro su Donald Trump candidato’ avrei detto di no. Un fatto incredibile, ma anche in Europa sta accadendo qualcosa di straordinario. Si sta affermando il tempo della paura, non del coraggio. Ciò che simboleggia la paura è un muro, non una piazza. Ciò che distingue è l’essere prevenuti. Non sottovalutiamo questo fatto”.
E poi ancora: “è più facile essere creduti infondendo paura. Quello che noi facciamo è più grande delle riforme profondamente innovative che stiamo facendo. Il paese sta cambiando. Il punto è che la riforma più grande che stiamo facendo è quella del sentimento, riscoprirsi comunità e non agglomerato indistinto di persone. È un meccanismo che ha una proiezione”.
“L’intervento di Luciano – ha poi affermato il Premier durante l’intervento per la firma del Masterplan dell’Abruzzo – mi ha consentito di collegare i piccoli interventi alla visione d’insieme. La migliore alleata della paura è la sfiducia nella classe dirigente. Abbiamo dalla nostra la possibilità di essere vincenti: essere capaci di darci dei tempi e rispettarli”.
Renzi inizia a parlare dei: “77 progetti, vi chiedo di controllarli. Chiedo alla stampa locale di essere implacabile. Di alimentare la ribalta mediatica se ci sono ritardi. Questi progetti devono essere realizzati. Ci sono 15 patti per il Sud. Centinaia di progetti che costringono reciprocamente a controllarci. In passato Abbiamo buttato centinaia di milioni di fondi europei. I quindici patti sono pronti, i 77 progetti dell’Abruzzo hanno una visione organica, uno sforzo di grande saggezza, non è la lista della spesa. È un progetto di sviluppo per la regione. Vi chiedo una cosa: affrontiamo una fase meravigliosa della vita del nostro Paese. Oggi manca un po di sana tenacia abruzzese. Essere popolo orgoglioso, fiero, tenace. Quello che serve all’Italia.”
“Entro agosto – conclude il presidente del Consiglio Matteo Renzi – torneremo a trovare Cialente e le gru e faremo un passaggio a Pescara, è un obbligo”.