L’AQUILA: – Congedo stagionale amaro per il Viadana davanti al proprio pubblico nonostante la partita sia stata di buon livello con le due formazioni impegnate a cercare spazio al largo aumentando la spettacolarità in alcuni momenti e con un ritmo a tratti piacevole. L’amarezza per un’altra partita persa nei minuti conclusivi, non deve gettare ombre sulla prestazione dei ragazzi che hanno lottato e dato il 100% contro una delle squadre più forti del campionato.
CRONACA: al 4’ minuto fuorigioco ravvisato ai padroni di casa dall’arbitro Pennè sulla “ventidue” viadanese e l’apertura Nikora è preciso dalla piazzola. Al 7’ c’è la prima mischia per un in avanti del Petrarca, l’introduzione è di Khyam Apperley e la prima linea patavina ingaggia in anticipo. Al 10’ è McKinley a presentarsi dalla piazzola, la posizione è angolata ed il tentativo del dieci irlandese si ferma sul palo. Un minuto più tardi Petrarca trova la prima meta con Rossi che sfrutta bene il sovrannumero sulla sinistra e va oltre la linea di meta. Al 15’ Su’a si produce in un placcaggio irregolare e Keanu Apperley può andare a calciare per portare i primi tre punti a Viadana. Al 23’ magia di McKinley che taglia in due la linea difensiva tuttanera, ricicla su Keanu Apperley che evita un placcaggio e plana in meta. Al 31’ Petrarca ancora avanti con la meta di Favaro pronto nel leggere una trasmissione lenta ed intercettare l’ovale. Non trasforma Fadalti. Al 35’ bell’iniziativa veneta con Menniti-Ippolito che premia la corsa centrale di Rossi, il trequarti ala fa molta strada, ma nella ruck i gialloneri riconquistano il possesso all’altezza dei propri ventidue
Il primo tempo si chiude con la meta di Brex ben trovato da Khyam Apperley ed il centro argentino si dimostra ancora una volta letale.
SECONDO TEMPO: al 48’ si stacca una terza giallonera in mischia e Fadalti è puntuale con i tre punti al piede imitato pochi minuti più tardi da Keanu Apperley che riporta a + 2 i gialloneri. Al 66’ Khyam Apperley è lestissimo a trovare il buco sui cinque metri e marcare. Proprio mentre la partita sembra prendere il binario giusto per la formazione allenata da coach Steyn, il Petrarca si riporta nella metà campo viadanese trovando la meta tecnica a seguito di una touche lanciata sui cinque metri e della maul fatta crollare a pochi passi dalla linea di meta. Nei minuti conclusivi il Viadana sente il fiato sul collo da parte di Padova ed il calcio piazzato di Keanu Apperley dà un vantaggio ulteriore ai gialloneri che però non riescono a stare al di sopra del break e la beffa si concretizza all’ultimo giro di orologio con la meta di mischia veneta marcata da Nostran che riporta in parità il punteggio e con Fadalti che è preciso nella trasformazione per il risultato finale di 28-30. L’ultimo tentativo dalla piazzola è del man of the match, Keanu Apperley, è elevatissimo coefficiente di difficoltà ed il calcio termina la propria corsa lontano dall’acca del Petrarca.
ULISES GAMBOA: “Sono stati più cinici di noi ed hanno maggiore profondità nella panchina anche dovuta a qualche infortunio di troppo. C’è rammarico per avere chiuso con una sconfitta allo Zaffanella, ora dobbiamo vincere fuori casa a Roma all’ultima di campionato”.
KEANU APPERLEY: “A mente fredda emergono quei piccoli errori che di fatto decidono una partita così equilibrata. Qualche episodio di indisciplina in cui concediamo metri importanti ai nostri avversari, alla fine li abbiamo pagati anche perché sono situazioni accadute quando avevamo il controllo ed abbiamo permesso a loro di rientrare e di ribaltare il risultato. Sull’ultimo calcio non c’era più tempo per andare in touche, l’alternativa era giocarla, ma eravamo ancora molto distanti quindi era un rischio che ho deciso di assumermi, ma è anche una decisione che ritengo ancora giusta, purtroppo l’impatto con il pallone non è stato dei migliori”.
FILIPPO GEROSA: “Siamo andati bene in mischia, mentre per la touche credo che loro abbiano studiato bene i nostri movimenti. Oggi si sono viste in campo due squadre molto motivate ed entrambe hanno dimostrato di voler giocare la palla e non chiudersi in tatticismi esasperati. Quando c’è un simile equilibrio pochi dettagli fanno la differenza, per esempio la meta non assegnata ad Amadasi o le due difese della maul poco efficaci da parte nostra che hanno variato gli equilibri fino a quel momento”.