L’AQUILA: – Scadranno lunedì 2 maggio i contratti a tempo determinato dei 50 dipendenti degli Uffici speciali per la ricostruzione dell’Aquila (Usra) e dei Comuni del Cratere (Usrc) assunti con il cosiddetto ‘concorsino’.
Se la proroga di un ulteriore triennio non dovesse arrivare nei prossimi giorni e prolungarsi oltre il termine si rischierebbe una nuova paralisi nell’istruzione delle pratiche per l’avvio dei cantieri di ricostruzione del capoluogo e delle sue frazioni e dei 56 Comuni del cratere.
L’Ursc aveva infatti già subito uno stop nei mesi di marzo e aprile a causa dei tempi lunghi per la bollinatura da parte della Corte dei Conti al Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 gennaio scorso che prevedeva il rinnovo del contratto per tre anni al titolare dell’ufficio Paolo Esposito, rimasto privo della titolarità della firma fino al 15 marzo.
Nello specifico la proroga riguarda 25 dipendenti dell’Usra impiegati nell’esame delle pratiche della ricostruzione e di altri 25 dell’Usrc che si occupano del coordinamento degli Uffici territoriali per la ricostruzione, della gestione dei fondi e del monitoraggio dei cantieri nell’ambito della ricostruzione privata, della gestione di competenza e cassa e dell’approvazione dei progetti della ricostruzione pubblica e dell’edilizia scolastica.
Una risorsa vitale per gli uffici speciali che rischierebbero quindi una fase di stallo, qualora i Comuni dell’Aquila e Fossa (sede del’Usrc) tardassero nella proroga stabilita nell’emendamento alla legge di stabilità 2016 a firma della senatrice del Partito Democratico Stefania Pezzopane.
“Auspico una solerte proroga prima della scadenza dei contratti di tutta la forza lavoro – afferma Esposito- Questi dipendenti sono necessari per garantire la continuità dei processi di ricostruzione finalmente riavviati, dopo il periodo di mancanza della titolarità della firma”.