L’AQUILA: – Il convegno annuale di Ance Abruzzo Giovani, con la sua terza edizione va affermandosi come una consuetudine mirata all’ approfondimento dei temi più attuali relativi al mondo dell’edilizia e più in generale al mondo delle costruzioni.
“Le città invisibili””, come titolo del convegno, è un chiaro richiamo ad una delle opere più celebri dello scrittore Italo Calvino. Oltre che dalla suggestione del titolo si è preso spunto dai temi trattati dall’ autore che rappresentano attualissimi temi di discussione: come leggiamo le nostre città, la loro memoria storica ed i segni naturali ed antropici in esse contenuti? Cosa il passare del tempo ci fa scorgere di immutato, di diverso, di necessario? Di conseguenza cosa si è costruito, cosa si sta costruendo e cosa andremo a costruire? Ha ancora senso continuare a costruire?
Sono queste le domande che si impongono con sempre maggiore insistenza in un territorio nazionale ed in quello abruzzese in particolare che ha vissuto straordinarie evoluzioni nel passato più recente. Uno sviluppo notevole dell’ area costiera e dei suoi scambi, con una conseguente elevazione della qualità dei modelli abitativi, direzionali, commerciali.
Un’ endemica sofferenza delle aree interne, messe in difficoltà già dalla storia oltre che dalle scelte più recenti dell’ uomo. In ultimo il sisma. Un territorio, quello del cosiddetto “cratere” che merita la più ampia delle riflessioni: a sette anni dal 6 Aprile ci si trova talvolta a discutere delle occasioni perdute. Su tutte, il mancato utilizzo degli strumenti urbanistici più evoluti che avrebbero consentito lo studio di logiche alternative al “dov’era, com’era”.
La nostra certezza è che c’è ancora molto da fare, da ricostruire, da costruire e da mettere in rete le nuove esperienze e le buone pratiche.
L’ Ance Giovani Abruzzo, al suo terzo convegno si pone dunque l’obiettivo di discutere di questi temi in modo ricognitivo, facendo tesoro di analisi ed esperienze riproducibili, proposte dai relatori sulle tematiche più vive ed attuali come rigenerazione urbana, zero consumo di suolo, interventi in partenariato pubblico- privato, potenziamento e ammodernamento delle reti primarie e secondarie.