L’AQUILA: – L’erogazione del vaccino Meningococco B in forma gratuita.
È la richiesta inviata questa mattina alla Regione Abruzzo, Dipartimento per la Salute, la Prevenzione e la Tutela Sanitaria dall’associazione Mamme per L’Aquila.
“Attualmente , chi volesse, liberamente optare per la vaccinazione deve far i conti con il proprio portafogli e vista la crisi che stiamo attraversando, tutti i bambini, a nostro avviso, hanno diritto a poter accedere gratuitamente alla profilassi – si legge in una nota dell’associazione – Noi crediamo che la prevenzione sia un diritto di tutti, non di pochi. Siamo convinte che il servizio sanitario regionale troverà una soluzione affinché questo avvenga”.
La nuova vaccinazione entrerà anche nei Lea, i livelli essenziali di assistenza, e verrà dunque erogata gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale ma secondo l’associazione “oggi il Meningococco B è offerto in modo gratuito ancora in poche regioni, Basilicata, Puglia, Veneto, Toscana, Sicilia, Liguria, Friuli Venezia Giulia. Nel resto d’Italia, chi la desidera, deve pagarla di tasca propria”.
“Noi chiediamo che l’Abruzzo, come avviene già in altre regioni, acceleri i tempi e scali ogni tipo di ‘burocrazia’ per i bambini e non solo, per la salvaguardia della loro salute – prosegue la nota in tal senso – Siamo convinte che i vaccini, scelti liberamente , siano un diritto inderogabile per i bambini e non solo”.
Nata dopo più di due anni di unione di intenti nati sulla pagina Facebook, l’associazione ha tra i suoi principi informatori l’assenza di fini di lucro, la democraticità, elettività e gratuità delle cariche sociali, sovranità dell’assemblea dei soci, esclusivo perseguimento di finalità di utilità sociale, divieto di svolgere attività diverse da quelle istituzionali.
Ha inoltre lo scopo di creare occasioni di contatto, svago, raccolta fondi, organizzazione di eventi sociali e culturali nonché ricreativi e ludici fruibili in particolare dalla popolazione in età infantile e adolescenziale, intervenire per creare spazi e strutture attraverso sinergie e partenariati con enti locali e altre associazioni al fine di ricostituire quanto più possibile una rete sociale nonché il recupero delle tradizioni locali per mezzo anche di eventi formativi e culturali a largo spettro.